venerdì 19 febbraio 2016

Ketamina e apparato cardiovascolare nel cane e nel gatto - seconda parte

La somministrazione endovenosa della ketamina può provocare depressione
respiratoria e apnea.
Il risveglio dell'animale può essere agitato ed è quindi utile, per scongiurare
fenomeni eccitatori, evitare la stimolazione acustica, tattile e visiva dell'animale.

La ketamina può essere associata alle fenotiazine o alle benzodiazepine per
diminuire la rigidità muscolare e favorire un risveglio più tranquillo.

Tra gli effetti collaterali della ketamina :

- depressione respiratoria
- stimolazione della secrezione delle ghiandole salivari e tracheobronchiali
- tremori e contrazioni muscolari
- aumento della pressione intracranica
- aumento della pressione endoculare
- fenomeni allucinatori nell'uomo e molto probabilmente anche nel cane e
  nel gatto
- ipertensione
- tachicardia
- nausea, vomito

Per i suoi effetti la ketamina è controindicata o ne è sconsigliato l'uso 
in queste situazioni :

- problemi convulsivi
- anestesia per l'esecuzione della mielografia
- trauma cranico
- chirurgia oculare
- insufficienza renale
- disfunzione epatica
- tachicardia
- preesistenti aritmie
. ipertensione sistemica
- stenosi (restringimento) sottoaortica
- cardiomiopatia ipertrofica

Nei gatti con cardiomiopatia ipertrofica l'uso della ketamina può non essere
essere tollerato in quanto il farmaco aumenta frequenza cardiaca, contrattilità
e consumo di ossigeno predisponendo all'ischemia miocardica.
Inoltre può causare o peggiorare l'ostruzione del tratto di efflusso (di uscita)
ventricolare con incremento della pressione endoventricolare fino allo sviluppo
di edema polmonare acuto.

La prima parte del post su ketamina e apparato cardiovascolare può essere
letta cliccando sul sottostante link :
http://www.infocardiovet.com/2015/12/ketamina-e-apparato-cardiovascolare.html