venerdì 25 novembre 2011

stenosi aortica del cane - quarta parte

L'ecocardiografia è il mezzo d'elezione per la diagnosi di stenosi aortica ( ma
per la maggioranza dei casi dovremmo parlare di stenosi subaortica ).

Molte alterazioni possono essere viste  a cominciare dall'ipertrofia concentrica
del ventricolo sinistro nei casi di stenosi moderata e grave che consiste
nell' ispessimento della sua parete e del setto interventricolare.

Nei casi più gravi viene messa anche in evidenza la dilatazione post-stenotica
dell'aorta ( dilatazione dell'aorta che avviene dopo la stenosi ).

Si possono anche identificare nei casi più gravi aree iperecogene ( più
brillanti ) del muscolo cardiaco, segno di fibrosi.

Si può inoltre verificare la funzione sia diastolica che sistolica del cuore e
vedere se è alterata o meno.

Per quanto riguarda l'identificazione della stenosi, questa è più diffficile in
quelle lievi,  mentre le lesioni vengono normalmente rilevate nelle stenosi
moderate e gravi.

La classificazione ecocardiografica in tre tipi a gravità crescente corrisponde
alla classificazione anatomica di Pyle-Patterson.
Il tipo uno viene definito stenosi discreta, il tipo due stenosi con anello fibroso,
il tipo tre stenosi tipo tunnell.

Con l' ecocardiografia Doppler viene calcolata la velocità del flusso di sangue
attraverso la stenosi  e con la formula di Bernoulli il gradiente di pressione 
( differenza di pressione ) tra il ventricolo sinistro e l'aorta che permette di  
valutare la gravità della stenosi.
Con un gradiente inferiore a 50 mmHg la stenosi viene considerata lieve,
con un gradiente tra 50 e 80 mmHg moderata e con un gradiente maggiore
di 80mmHg grave.

Con il Color Doppler viene visualizzato il flusso turbolento attraverso la stenosi
ed eventualmente l'insufficienza delle valvole aortica e mitralica.
                                                                 

sabato 19 novembre 2011

La stenosi polmonare del cane - terza parte

L'elettrocardiogramma nelle forme lievi e moderate può essere normale mentre
nelle forme gravi sono visibili segni di ipertrofia del ventricolo destro ( per chi si
interessa di elettrocardiografia profonde onde S nelle derivazioni I,II,III e asse
elettrico spostato a destra sul piano frontale )

Può essere presente blocco di branca destro e onde P aumentate di voltaggio
( P pulmonale ), segno di ingrandimento dell'atrio destro.
Inoltre si possono rinvenire aritmie sebbene non frequentemente.

Alla radiografia toracica  possiamo trovare  dilatazione dell'atrio destro
e ventricolo destro, dell'arteria polmonare ( con dilatazione poststenotica
nei casi più gravi ) e diminuzione della vascolarizzazione polmonare con
riduzione del calibro delle arterie polmonari.



                                                           

Stenosi aortica del cane - terza parte

L'elettrocardiogramma non è una metodica sensibile per la diagnosi di stenosi
aortica.

Cani con stenosi lievi o moderate non presentano in genere alterazioni
apprezzabili.
Nelle forme più gravi possiamo notare cambiamenti nel tracciato
elettrocardiografico con segni di ingrandimento del ventricolo sinistro
( come onde R aumentate di voltaggio, complesso QRS di durata maggiore,
deviazione a sinistra dell'asse sul piano frontale ), slivellamento del segmento ST
che indica la presenza di ipossia ( carenza di ossigeno ) o ischemia ( riduzione
dell'apporto di sangue al muscolo cardiaco ).

Possono essere presenti aritmie che qualche volta sono responsabili della
morte improvvisa dell'animale.
Può essere utilizzata la registrazione elettrocardiografica continua Holter
per controllare il ritmo cardiaco nelle 24 ore.

Alla radiografia toracica  i cambiamenti sembrano essere proporzionali alla
gravità della stenosi.
Può essere presente ingrandimento dell'arco aortico per dilatazione poststenotica
( dopo il restingimento ) dell'aorta e segni di ingrandimento del ventricolo sinistro e
dell'atrio sinistro.

A parte la dilatazione dell'arco aortico che può fare sospettare una stenosi
aortica, non sono alterazioni specifiche di stenosi aortica.



                                                           

domenica 13 novembre 2011

Dotto arterioso persistente nel cane e nel gatto - terza parte

Con l' elettrocardiogramma  nello shunt sinistro-destro ( passaggio di sangue
dall'aorta all'arteria polmonare ), possiamo riscontrare segni di ingrandimento
del ventricolo sinistro ( per chi sa interpretare un ECG onde R con voltaggio
aumentato, QRS di durata maggiore, asse elettrico spostato a sinistra sul
piano frontale, onda P aumentata di durata ).

Nello shunt destro-sinistro ( passaggio di sangue dall'arteria polmonare
all'aorta ), segni di ipertrofia del ventricolo destro ( onde S profonde e asse
elettrico spostato a destra sul piano frontale ).
Possono essere presenti anche aritmie ventricolari e fibrillazione atriale.

Alla radiografia toracica  nello shunt sinistro-destro possiamo trovare
situazioni diverse che sono in genere determinate dal volume di sangue che
passa attraverso il dotto.

Nelle proiezioni radiografiche dorso-ventrali si possono spesso mettere
in evidenza tre protuberanze del margine cardiaco date rispettivamente
dalla dilatazione dell' arco aortico, dell' arteria polmonare e dell' atrio
sinistro.

Inoltre si riscontra un aumentato flusso di sangue nei polmoni
( overcirculation polmonare ).
Si può ancora notare l'ingrandimento della silouette cardiaca alle volte
anche molto evidente, congestione ed edema polmonare.

Con shunt destro-sinistro si può evidenziare dilatazione del ventricolo destro
e arterie polmonari anch'esse dilatate e tortuose.
                                   

giovedì 10 novembre 2011

La filariosi del cane (canine heartworm )

Incomincio con questo post a scrivere della malattia parassitaria Filariosi
( canine heartworm ), che essendo un argomento piuttosto vasto richiederà
diversi post per essere completato.

La filariosi è  causata dal verme nematode Dirofilaria Immitis, i cui esemplari
adulti si localizzano a livello delle arterie polmonari e da qui possono raggiungere
il cuore destro.

I cani più colpiti sono i maschi, quelli che stanno sempre all'aperto e quindi
quelli di taglia più grande.

La filaria per completare il proprio ciclo richiede un ospite intermedio, la
zanzara, che porta la larva del parassita da un cane all'altro.

Il ciclo inizia quando una zanzara femmina durante il pasto di sangue assume
da un cane infestato le microfilarie che vengono definite larve L1.

Nel corpo della zanzara le larve L1 si sviluppano in circa due mesi passando
allo stadio L2 e poi L3.
La larva L3 viene inoculata dalla zanzara nel cane.

Qui le L3 in circa 100 giorni si trasformano in L4 e poi in L5 ( adulti giovani )
che vanno a localizzarsi nelle arterie polmonari.

Dopo circa sei mesi da quando la zanzara ha inoculato la larva L3, compaiono
nel sangue le microfilarie ( larve L1 ) che sono prodotte dai vermi adulti (  L6 )
e il ciclo ricomincia quando una zanzara ingerisce la L1 da un cane infestato.