sabato 30 aprile 2016

Ipotiroidismo e cuore nel cane - seconda parte

I segni clinici dell'ipotoroidismo insorgono nei cani adulti generalmente tra
i due e i sei anni, interessano più apparati, possono essere vaghi, a insorgenza
graduale, presentarsi più o meno gravi e variare in base all'età e alla razza.

All'esame obiettivo generale l'animale è in genere in sovrappeso od obeso
senza però incremento dell'appetito.
I soggetti si presentano inoltre astenici, letargici e sensibili al freddo.

I segni clinici principali a carico dei vari apparati sono :


APPARATO TEGUMENTARIO (CUTE) (interessato nel 60-80% dei soggetti)

- alopecia simmetrica, di solito non pruriginosa , che interessa la parte laterale
  e ventrale del torace, la zona posteriore delle cosce, la parte ventrale del collo,
  il dorso del naso e la coda (coda di topo).
- pelle secca e mantello con peli fragili e facilmente asportabili con ritardata
  riscrescita in seguito a tosatura.
- seborrea con prurito
- piodermite secondaria che può dare prurito

Possiamo rilevare meno frequentemente ipercheratosi con scaglie e forfora,
iperpigmentazione, otite cerumunosa.
Raramente è presente mixedema con ispessimento della cute specialmente
del muso e della fronte che conferisce all'animale un' "espressione tragica".


APPARATO NEUROMUSCOLARE (interessato raramente nell'ipotiriodismo)

- debolezza e intolleranza all'esercizio
- atassia
- zoppia per neuropatia periferica
- appoggio sulla parte dorsale degli arti
- paralisi del nervo facciale
- paralisi laringea


APPARATO RIPRODUTTORE

- estro silente, mancanza del ciclo estrale, interestro prolungato
- infertilità sia nella femmina sia nel maschio, ipospermia
- perdita della libido
- inerzia uterina, aborto
- atrofia testicolare
- galattorrea inappropriata

Uno studio nei cani beagle maschi non confermava la perdita della libido
o l'ipospermia con l'ipotiroidismo.


APPARATO OCULARE (interessato raramente)

- depositi lipidici corneali
- cheratocongiuntivite secca
- uveite cronica
- glaucoma secondario


Potete anche leggere la prima parte dell'ipotiroidismo e cuore nel cane cliccando
sul sottostante link :
http://www.infocardiovet.com/2016/03/ipotiroidismo-e-cuore-nel-cane-prima.html







domenica 24 aprile 2016

Iperadrenocorticismo (sindrome di Cushing) e cuore nel cane - seconda parte

La diagnosi di iperadrenocorticismo è effettuata con l'esame del sangue, con
la diagnostica per immagini e con test specifici.


Esame del sangue

L'esame emocromocitometrico mostra un aumento dei globuli bianchi granulociti
neutrofili (neutrofilia), una diminuzione dei linfociti (linfocitopenia) e degli
eosinofili (eosinopenia).
Può essere presente un incremento dei globuli rossi e delle piastrine.
L'esame biochimico rivela un aumento della glicemia per l'azione del cortisolo
che antagonizza l'insulina (il 5-10% dei cani con iperadrenocorticismo ha anche
il diabete mellito).
L'urea invece è diminuita perché è maggiore la sua eliminazione con le urine.
Caratteristico, anche se non specifico, è l'incremento della fosfatasi alcalina
(ALP), alle volte anche molto marcato.
I valori dell'ALP non sono però legati alla gravità della malattia, alla risposta alla
terapia e alla prognosi.
Anche i livelli della transaminasi epatica ALT sono accresciuti sebbene in modo
meno evidente.


Esame delle urine

I cani con iperadrenocorticismo hanno il peso specifico delle urine generalmente
basso.
Inoltre, in circa la metà dei soggetti, si rilevano proteine (proteinuria) e glucosio
(glicosuria) in quelli con concomitante diabete mellito.
Circa il 50% ha anche un'infezione batterica delle vie urinarie.


Diagnostica per immagini

La radiografia toracica mostra comunemente  calcificazioni alla trachea e
ai bronchi.
E' anche visibile osteoporosi della colonna vertebrale e metastasi polmonari
con carcinoma surrenalico.
In presenza di tromboembolismo polmonare si può rilevare ipoperfusione dei
lobi polmonari interessati e iperperfusione di quelli normali, infiltrati alveolari
da atelectasia, infarto o emorragia, dilatazione dell'arteria polmonare principale
e del cuore destro.

La radiografia addominale comunemente rileva epatomegalia (almeno
nell'80% dei cani), distensione addominale per la già citata epatomegalia,
per la deposizione di grasso addominale e per l'aumento del volume della
vescica.
Meno frequentemente è presente calcificazione della cute e del sottocute,
osteoporosi della colonna vertebrale e calcoli vescicali.
I tumori surrenalici (sia adenomi sia adenocarcinomi) mostrano calcificazioni
nel 50% dei casi che consente la loro visualizzazione radiografica.

L'ecografia addominale è utile per la diagnosi in quanto permette la
valutazione degli organi addominali e in particolare delle ghiandole surrenali.
Con iperadrenocorticismo ipofisario le ghiandole surrenali sono simili nella
forma e con grandezza normale o incrementata mentre in presenza di un
tumore surrenalico una ghiandola può anche essere fortemente ingrandita
ed invadere o comprimere le strutture adiacenti mentre la controlaterale è
atrofica (piccola o anche non identificabile all'ecografia).
Questo esame è anche di aiuto per la ricerca di eventuali metastasi addominali.

La TC (tomografia computerizzata) e la RM (risonanza magnetica) consentono
di evidenziare i tumori ipofisari con diametro maggiore di un centimetro e di
valutare la grandezza e la forma delle ghiandole surrenali.

Test specifici

La conferma della diagnosi e della causa dell'iperadrenocorticismo richiede
l'esecuzione di esami specifici che valutano la funzionalità dell'asse ipofisi-
surrene e che permettono di differenziare l'iperadrenocorticismo ipofisario
da quello surrenalico come il calcolo del rapporto tra il cortisolo e la
creatinina urinari, il test di  soppressione con il desametazone (a basse ed
alte dosi), il test di stimolazione con l'ACTH (ormone tireotropo) e il test
che utilizza sia il desametazone sia l'ACTH.

Potete leggere la prima parte del post sull'iperadrenocorticismo cliccando
sul sottostante link :
http://www.infocardiovet.com/2016/03/iperadrenocorticismo-sindrome-di.html










sabato 16 aprile 2016

Ipertiroidismo felino e cuore - seconda parte

I sintomi legati all'ipertiroidismo sono molteplici e il loro numero e la loro gravità
possono variare da gatto a gatto.
I più frequenti sono la perdita di peso, la polifagia, il cattivo stato del mantello,
la poliuria/polidipsia ed il vomito.
Inoltre i gatti possono mostrare iperattività, nervosismo, diarrea, aumento della
massa fecale, anoressia, debolezza, tremori, respiro affannoso, diminuzione
dell'attività, letargia.

Alla visita clinica i segni più costanti sono la magrezza, l'iperattività con o
senza aggressività, il mantello in cattive condizioni e la tiroide palpabile.
All'ascoltazione cardiaca è frequente il riscontro di tachicardia, più saltuario il
rilievo di un soffio, di un ritmo di galoppo o di battiti prematuri.
Meno usuale la presenza di depressione, debolezza, alopecia, ventroflessione
del collo e reni piccoli alla palpazione.

L'ipertensione arteriosa è presente in parecchi gatti ipertiroidei ed è dovuta
probabilmente all'aumento dell'attività del sistema simpatico che porta ad un
incremento della frequenza e della contrattilità cardiaca, a vasodilatazione
periferica e ad attivazione del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS).
Quest'ultimo determina la ritenzione di liquidi e l'aumento del volume del sangue
circolante.
I danni d'organo più facilmente riscontrabili sono a carico dell'occhio (emorragie,
distacco della retina) ma non sembrano molto frequenti.
Con il trattamento dell'ipertiroidismo in genere si risolve anche l'ipertensione
sistemica.
E' stato però segnalato che l'ipertensione si sviluppa in circa il 20% dei soggetti
in terapia anche se il livello degli ormoni tiroidei è tornato nei limiti della norma.

L'insufficienza renale è spesso concomitante con l'ipertiroidismo ed è
sospettata quando si palpano reni piccoli ed il peso specifico delle urine
è basso.
L'ipertiroidismo può mascherare la presenza di insufficienza renale perché
produce un aumento del flusso sanguigno e della velocità di filtrazione dei reni.
Quando l'ipertiroidismo viene trattato con successo e scompaiono i suoi effetti,
si possono manifestare i sintomi dell'insufficienza renale.

I biomarcatori cardiaci (NTproBNP e troponina I) sono elevati in circa la metà
dei gatti ipertiroidei.


Potete anche leggere la prima parte del post cliccando sul sottostante link :
http://www.infocardiovet.com/2016/03/lipertiroidismo-felino-e-cuore-prima.html






                                                          

mercoledì 6 aprile 2016

Versamento pleurico e cuore nel cane e nel gatto

Le pleure sono delle membrane sierose che ricoprono come una specie
di sacco i polmoni e sono istologicamente costituite da uno strato di tessuto
connettivo rivestito di cellule mesoteliali.
Ogni pleura è composta da un foglietto più interno (pleura viscerale) che
riveste la superficie esterna del polmone corrispondente e da uno più esterno
(pleura parietale) che riveste la superficie interna della cavità toracica.
Tra i due foglietti è presente la cavità pleurica nella quale una quantità minima
di liquido permette lo scorrimento dei foglietti.

Il volume e la composizione del liquido pleurico sono determinati principalmente
da tre meccanismi :

1) processo di filtrazione (forze di Starling) attraverso le membrane dei 
    capillari sanguigni

2) drenaggio tramite i vasi linfatici

3) attività delle cellule mesoteliali

Ogni alterazione dell'equilibrio tra questi meccanismi può portare all'aumento
del liquido pleurico.

Le principali cause del versamento pleurico sono :

1) patologie che determinano un aumento della pressione idrostatica
    
    - insufficienza cardiaca congestizia
    - versamento pericardico con tamponamento cardiaco
    . superinfusione di liquidi
    - neoplasie toraciche
    - tromboembolia polmonare
    - filariosi

2) malattie che provocano una diminuzione della pressione oncotica  
    
    - malattie epatiche
    - enteropatie proteino-disperdenti
    - nefropatie proteino-disperdenti

 3) patologie che producono un incremento della permeabilità dei vasi 
     sanguigni e linfatici o la loro ostruzione 

     - ernia diaframmatica
     - torsione di un lobo polmonare
     - tromboembolismo polmonare
     - tumori
     - chilotorace
     - pleuriti infettive e non
     - corpi estranei
     - trauma toracico