giovedì 31 maggio 2012

La displasia della valvola tricuspide nel cane e nel gatto - terza parte

La terapia della displasia della valvola tricuspide può essere medica
o chirurgica.

La terapia medica viene impiegata per controllare la sintomatologia
dell'insufficienza cardiaca congestizia destra con l'utilizzo di diuretici,
ace-inibitori, pimobendan.
La presenza di ascite può richiedere periodiche addominocentesi
( prelievo di liquido dall'addome ).

Può anche essere necessaria una terapia per controllare le aritmie
come per esempio la fibrillazione atriale con l'utilizzo di digossina
ed eventualmente di beta-bloccanti o calcio antagonisti.
Sono stati segnalati anche casi di pre-eccitazione ventricolare ( aritmia
causata dalla presenza di una via anomala di conduzione dell'impulso
elettrico tra atrio e ventricolo ).

La chirurgia fino a oggi è stata solo impiegata sporadicamente nel cane
mentre lo è estesamente in medicina umana e prevede la riparazione o
la sostituzione della valvola.

Per il trattamento della stenosi valvolare si può impiegare, oltre alla chirurgia,
la valvuloplastica con palloncino per dilatare la valvola stenotica.




il Labrador Retriever è predisposto alla displasia  della tricuspide



                                                                                                 

domenica 27 maggio 2012

L' ipertensione sistemica nel cane e nel gatto - prima parte

La pressione viene definita come il prodotto della portata cardiaca (quantità
di sangue espulsa dal cuore nell'unità di tempo) per le resistenze vascolari
periferiche.
Qualunque alterazione di uno o di tutte e due i fattori porta ad una modifica della
pressione.

L'ipertensione è l'aumento persistente della pressione.
Può riguardare la pressione sistolica (la cosiddetta massima), la pressione
diastolica (la minima) o entrambe.

Nell' uomo la maggior parte delle persone presenta ipertensione primaria
cioè senza causa apparente, mentre nel cane e e nel gatto la maggioranza
dei casi è conseguente all' ipertensione secondaria a una causa precisa.

I nostri animali vengono considerati ipertesi quando quando la pressione
sistolica supera i 160-180 mmHg e quella diastolica i 100-120 mmHg.

Le cause principali di ipertensione sono :

- insufficienza renale cronica
- ipertiroidismo
- iperadrenocorticismo
- iperaldosteronismo, per aumento della produzione di aldosterone
- feocromocitoma, un tumore per lo più localizzato alle ghiandole
  surrenali
- diabete
- tumori cerebrali
- farmaci come i corticosteroidi, la ciclosporina, l'eritropoietina.
- ipotiroidismo

Ci sono dei fattori che predispongono all'ipertensione come

- l'età in quanto la pressione tende ad aumentare con l'avanzare dell'età.
- il sesso : si è visto che i cani maschi sono più predisposti a svilupparla,
  inoltre tra le razze canine ce ne sono alcune che hanno la pressione più
  alta come per esempio i levrieri.
- il sovrappeso





                                                             

venerdì 25 maggio 2012

La pericardite costrittiva nel cane e nel gatto - seconda parte

I sintomi della pericardite costrittiva sono quelli dell'insufficienza cardiaca
destra e quindi l'animale può presentare dispnea, tachipnea, intolleranza
all'esercizio, debolezza, sincope, ascite e perdita di peso.

 Alla visita clinica  all'ispezione del collo può essere presente distensione
delle vene giugulari, il polso femorale può essere debole e all'ascoltazione del
cuore possono essere presenti toni cardiaci attutiti e rumori di sfregamento.

Alla radiografia toracica  si possono rilevare segni di insufficienza cardiaca
destra come versamento pleurico, distensione della vena cava caudale,
aumento delle dimensioni del cuore in genere lieve o moderato.
Non sono però segni specifici di pericardite costrittiva.

Un aspetto interessante può essere visto alla fluoroscopia ( che utilizza
i raggi X ), dove si nota una diminuzione del movimento del cuore causato
dal pericardio rigido.

L'elettrocardiogramma  mostra segni  di malattia non specifici come
tachicardia sinusale, alle volte fibrillazione atriale, aumento di durata
dell'onda P e complessi QRS piccoli ( basso voltaggio ).




                                                   

domenica 20 maggio 2012

La radiografia del cuore nel cane e nel gatto - prima parte

La radiografia del cuore del cane e del gatto, ma sarebbe meglio dire la
radiografia del torace, è un importante mezzo diagnostico per valutare il
cuore e la circolazione del torace.

Da sola ha un valore un po' limitato ma è molto utile quando i suoi riscontri
sono integrati con quelli della storia del paziente ( anamnesi ), della visita
clinica e degli altri esami diagnostici.

E' un esame che in genere è di facile esecuzione, non è invasivo ed è poco
costoso.
Va sottolineato il fatto che in ogni caso la radiografia deve essere effettuata
correttamente sia come posizionamento dell'animale sia come qualità tecnica,
pena la scarsa o nulla utilità dell'esame.

Quando si sospetta una malattia cardiaca bisogna eseguire almeno due
proiezioni radiografiche e quelle standard sono la proiezione in decubito
laterale destro con la parte laterale destra dell'animale a contatto con il tavolo
radiologico e la proiezione sagittale dorsoventrale  con la parte inferiore
dell'animale, addome e torace ( regione sternale ), a contatto del tavolo.

In linea generale un animale viene sottoposto ad un esame radiografico del
torace quando ha sintomi riferibili a malattia cardiaca o respiratoria.

In particolare  :

- con dispnea acuta o cronica
- in presenza di un soffio cardiaco da probabile cardiopatia
- prima di un intervento chirurgico in un animale cardiopatico
- alla prima visita cardiologica ed eventualmente ai successivi controlli.
- nel cucciolo con sospetto di cardiopatia congenita.
- come supporto e controllo alla terapia cardiaca.
- in presenza di un animale con manifestazioni di cianosi.
- con tosse cronica.
- dopo un trauma.
- con sospetto di tumori sia primitivi che metastatici.
                             
                                                               
                                                         

martedì 15 maggio 2012

Il soffio cardiaco nel cane e nel gatto - seconda parte

Quali sono le malattie cardiache del cane e del gatto dove è presente il soffio ?

- Malattie delle valvole cardiache come le insufficienze ( la loro chiusura
  non è adeguata e pertanto parte del sangue torna indietro ) sia delle valvole
  atrio-ventricolari ( mitrale e tricuspide ) con un soffio sistolico, sia delle valvole
  semilunari ( polmonare e aortica ) con un soffio diastolico.

- Malattie delle valvole cardiache come le stenosi (restringimento),
  specialmente per il cane, della valvola aortica e di quella polmonare. Meno
  frequenti quelle della mitrale e tricuspide.

- Ci sono anche le stenosi dinamiche che provocano un soffio. Un esempio
  è quello che avviene nella cardiomiopatia ipertrofica del gatto quando il
  lembo anteriore della valvola mitrale si sposta nel tratto di efflusso (di
  uscita) del ventricolo sinistro provocando un ostacolo all'espulsione del
  sangue.

- Shunt cardiaci ed extracardiaci  che sono comunicazioni anomale tra
  due camere cardiache o tra due vasi.
  Un esempio di shunt cardiaco è quello del difetto del setto interatriale o
  del setto interventricolare mentre uno shunt extracardiaco è quello del
  dotto arterioso pervio.

- Si possono avere soffi anche in mancanza di malattia cardiaca come
  nell'anemia, nell'ipertiroidismo, in gravidanza (vengono definiti soffi
  funzionali) oppure nei cuccioli  dove sono chiamati soffi innocenti.


Ma la gravità della malattia cardiaca è legata all'intensità del soffio ?
Possiamo rispondere si e no.

Nel caso delle stenosi valvolari questo è piuttosto vero mentre nelle
insufficienze valvolari lo è solo parzialmente.

Nel caso dell'insufficienza mitralica del cane (che è la malattia cardiaca
più frequente in questa specie), l'intensità del soffio tende a crescere con il
progredire della malattia ma ci possono essere delle insufficienze gravi con
soffi non particolarmente intensi.

In alcune displasie gravi della valvola tricuspide si possono udire soffi
piuttosto lievi.

Nel caso del difetto del setto interventricolare il soffio è in genere più forte
con comunicazioni piccole e quindi l'animale presenta un soffio forte ma non ha
sintomi, mentre quando il difetto è grande l'animale può avere insufficienza
cardiaca congestizia e il soffio essere modesto.

Nello shunt destro-sinistro il soffio può essere lieve o assente ma la quantità di
sangue che passa attraverso il difetto può essere ingente.

Quindi il soffio è un sintomo da tenere sempre presente ma va valutato 
nel contesto della visita clinica e degli esami diagnostici



venerdì 11 maggio 2012

Bradicardia o bradiaritmia nel cane e nel gatto

La bradicardia o bradiaritmia è un' alterazione del ritmo cardiaco con
frequenza sotto il limite normale.

Nel cane si parla di bradicardia quando la frequenza cardiaca scende
sotto i sessanta battiti al minuto nelle razze di grossa taglia e meno di
novanta in quelle di piccola taglia e nel gatto sotto i centoventi battiti
al minuto.

Naturalmente la frequenza cardiaca va misurata nell'animale sveglio
e a riposo perché, per esempio, diminuisce quando l'animale dorme o
aumenta quando compie un esercizio.
Inoltre anche l'età è importante perché cuccioli e gattini hanno frequenze
più elevate.

Si possono avere diversi tipi di bradiaritmie. Le principali sono :

1- Bradicardia sinusale

2- Blocco o arresto sinusale

3- Sindrome del seno malato

4- Arresto atriale

5- Blocco atrioventricolare

Non tutte le bradiaritmie danno sintomi clinici ma quando questi sono
presenti, l'animale può mostrare intolleranza all'esercizio, letargia, sincope
e anche segni di insufficienza cardiaca congestizia.

Le cause di bradiaritmia sono svariate.

- Malattie a carico del nodo del seno (dove parte l'impulso elettrico).

- Possono essere conseguenti ad alto tono vagale (attività elevata del nervo
  vago sugli organi del torace e dell'addome) nelle malattie respiratorie,
  dell'apparato gastroenterico e del sistema nervoso.

- Possono essere la conseguenza di malattie come  l'ipotiroidismo, aumento
  del potassio nel sangue ( iperkaliemia ), con temperatura corporea bassa
  ( ipotermia ).
- Per l'utilizzo di determinati farmaci come i digitalici, i beta-bloccanti,
  i calcio antagonisti, i tranquillanti e gli anestetici.


                                           

             

mercoledì 9 maggio 2012

Displasia della valvola mitrale nel cane e nel gatto - terza parte

Il cane e il gatto con displasia della valvola mitrale può essere asintomatico o
presentare sintomi di insufficienza cardiaca congestizia come tosse, dispnea,
intolleranza all'esercizio spesso già nel primo anno di vita o quando è adulto.
Negli animali senza sintomi l'unico rilievo è la presenza di un soffio evidenziato
alla visita clinica spesso durante il compimento del piano vaccinale.

All'ascoltazione del cuore si può udire un soffio sistolico di intensità maggiore
a sinistra a livello del focolaio di ascoltazione mitralico, caratteristico di
insufficienza valvolare e meno frequentemente un soffio diastolico da stenosi
mitralica.
Si possono inoltre rilevare alterazioni del ritmo cardiaco.

All'elettrocardiogramma si possono identificare  aritmie atriali,
fibrillazione atriale, complessi ventricolari prematuri.
Inoltre sono presenti segni di ingrandimento dell'atrio e ventricolo sinistri.
Si possono anche riscontrare sia nel cane che nel gatto  rilievi di
pre-eccitazione ventricolare ( presenza di vie anomale che conducono
l'impulso elettrico dall'atrio al ventricolo ).

La radiografia toracica mostra quadri variabili in funzione della gravità della
malattia.
Con insufficienza valvolare dilatazione dell'atrio e ventricolo sinistri, con stenosi
del solo atrio.
Inoltre si possono rilevare segni di congestione polmonare e di versamento pleurico.

L'ecocardiografia permette di fare la diagnosi definitiva in quanto, ad un attento
esame, possono essere viste le anomalie a carico delle varie strutture della
valvola.
Si può inoltre visualizzare la grandezza delle camere cardiache e con il
Doppler pulsato, continuo e il Color Doppler confermare la presenza di
insufficienza o stenosi valvolare e quantificarne la gravità.





                                                                       

giovedì 3 maggio 2012

I farmaci beta-bloccanti nelle malattie cardiache del cane e gatto

I beta-bloccanti sono farmaci che vengono utilizzati ampiamente sia
nell'uomo che cane e nel gatto.
Come dice il nome stesso, bloccano l'azione dei recettori beta del
sistema nervoso simpatico del cuore, provocandone la sottoregolazione
(downregulation) cioè la diminuzione del loro numero sulla superficie
delle cellule.
I recettori beta sono delle sostanze proteiche che legano l'adrenalina e
la noradrenalina promuovendo la loro attività a livello cellulare.

I recettori beta 1  sono localizzati nel cuore mentre i beta 2  soprattutto
nei vasi sanguigni e nella muscolatura dei bronchi e nell'apparato digerente.

L'azione di alcuni beta bloccanti sui recettori beta 2  porta a vasodilatazione
e permette di utilizzarli come antipertensivi, mentre l'azione antipertensiva di
altri beta bloccanti sarebbe dovuta ad altri meccanismi.
L'azione sui recettori beta 1  neutralizza gli effetti del sistema simpatico sul
cuore.
Ci sono beta bloccanti che agiscono sia sui recettori beta 1 e 2  che
vengono definiti non selettivi e quelli che agiscono prevalentemente
sui beta 1  che vengono definiti cardioselettivi.

Le azioni dei betabloccanti sul cuore sono:

1- diminuzione della frequenza cardiaca definito come effetto cronotropo
     negativo.

2- diminuzione della contrattilità cardiaca ( effetto inotropo negativo ).

3- diminuzione della conduzione dello stimolo elettrico cardiaco ( effetto
     dromotropo negativo ).

Queste proprietà vengono utilizzate per la terapia di numerose patologie :

a- azione antiaritmica nelle tachicardie sopraventricolari e ventricolari e nella
     fibrillazione atriale.

b- nella cardiomiopatia ipertrofica felina dove migliorano il riempimento del
     ventricolo diminuendo la frequenza cardiaca e aboliscono o diminuiscono il
     SAM, movimento del lembo anteriore della valvola mitrale che tende a ostruire
     il tratto di efflusso (di uscita) del ventricolo sinistro e a determinare anche
     rigurgito mitralico.

c- come antipertensivi in associazione ad altri farmaci.

d- in associazione con altri farmaci sono stati utilizzati nella cardiomiopatia
    dilatativa del cane e nell'endocardiosi mitralica.

e- nell'ipertiroidismo felino

f- nell'uomo anche nell'angina pectoris e nell'infarto miocardico