giovedì 30 luglio 2015

Lo shock cardiogeno nel cane e nel gatto - seconda parte

Lo shock è una patologia progressiva che, se le cause che lo determinano
non vengono corrette, conduce alla morte del soggetto.

L'evoluzione dello shock avviene attraverso tre fasi :

1) stadio o fase di compenso (preshock)

2) stadio o fase di progressione ( shock conclamato)

3) stadio o fase di irreversibilità (shock irreversibile)


La fase di compenso

La caduta della pressione sanguigna, che caratterizza lo shock, porta a
ipossia (diminuzione dell'ossigeno disponibile) dei tessuti per insufficiente
perfusione (distribuzione del sangue).
In questa fase si attivano meccanismi di compenso, che ancora risultano
efficaci, per riportare la pressione a valori normali

I meccanismi di compenso possono essere divisi in meccanismi rapidi
meccanismi lenti.

Quelli rapidi vengono attivati dall'ipotensione rilevata dai barocettori con
l'incremento della funzione del sistema simpatico e l'inibizione di quello
parasimpatico e rilascio di adrenalina, noradrenalina e cortisolo.

Si ha quindi un aumento della frequenza cardiaca, della contrattilità del cuore
e vasocostrizione periferica.
Si assiste inoltre ad una ridistribuzione del sangue nell'organismo con
diminuzione del flusso verso la cute e i muscoli scheletrici e un mantenimento
verso gli organi vitali come il cervello ed il cuore.

I meccanismi di compenso lenti, con l'attivazione del sistema renina-
angiotensina-aldosterone (RAAS) e la secrezione della vasopressina,
portano a vasocostrizione e ritenzione di acqua e sodio.


La fase di progressione

Questa fase si distingue per tutta una serie di alterazioni progressive in quanto
i meccanismi di compenso non riescono a mantenere la pressione normale
e quindi i tessuti e gli organi sono ipoperfusi (diminuzione della distribuzione
del sangue) e vanno incontro a ipossia.

A livello cellulare si sviluppa tra l'altro :
- un alterazione della permeabilità della membrana
  cellulare con insufficienza della pompa sodio-potassio che porta ad un
  rigonfiamento delle cellule per l'ingresso di acqua e sodio.
- incremento della concentrazione dello ione calcio nel citoplasma e
  successivi danni cellulari
- alterazione del metabolismo energetico (diminuita produzione di ATP) con
  sviluppo del metabolismo anaerobio e accumulo di sostanze tossiche nella
  cellula (es. lattati, anidride carbonica, fosfati inorganici)
- diminuzione della sintesi delle proteine e produzione di radicali liberi che
  provocano ulteriori danni alle cellule.

La formazione dei lattati porta allo sviluppo di acidosi lattica e diminuzione del
PH dei tessuti, conseguente dilatazione delle arteriole con accumulo di sangue
periferico, ulteriore riduzione della gittata cardiaca e incremento dell'ipossia
delle cellule epiteliali che predispone anche allo sviluppo di CID (coagulazione
intravascolare disseminata).

Questa fase è ancora reversibile con interventi appropriati.


La fase dell'irreversibilità

Questa fase è caratterizzata da danni alle cellule e ai tessuti così gravi
che, anche se viene ripristinata una circolazione sanguigna adeguata, la
sopravvivenza non è più possibile.

Possiamo rinvenire microtrombosi diffusa a carico dell'apparato cardiovascolare
con rallentamento o arresto del circolo, ischemia renale e sviluppo di
insufficienza con oliguria (diminuzione della produzione di urina) e anche
anuria (mancata produzione di urina), ischemia intestinale con flora batterica
che può entrare in circolo e determinare lo sviluppo di shock batteriemico.

A seguire ulteriore riduzione della gittata cardiaca, coma e morte.


La prima parte dello shock cardiogeno può essere letta cliccando sul
sottostante link :
http://www.infocardiovet.com/2015/03/lo-shock-cardiogeno-nel-cane-e-nel.html









mercoledì 22 luglio 2015

Angiostrongilosi (Angiostrongylus vasorum) cardiopolmonare del cane - seconda parte

L'angiostrongilosi  presenta tutta una serie di segni clinici non specifici.

I segni respiratori sono i più frequenti (es. tosse, dispnea, tachipnea) e
sembrano essere anche la conseguenza dell'infiammazione causata dalla
migrazione delle larve dell'angiostrongylus.

I segni neurologici sono provocati  dalle emorragie (per alterazione della
coagulazione) a livello del cervello e del midollo spinale (depressione, atassia,
movimenti di maneggio, crisi convulsive) mentre l'interessamento del cervelletto
può causare ipermetria, sintomi vestibolari, opistotono.
Fenomeni di paresi e paralisi sono da imputare all'embolia provocata dalle uova
e larve del parassita.

Altri segni legati alla coagulopatia sono emorragie petecchiali, emorragie
oculari (ifema), epistassi (sangue dal naso), emottisi (espulsione di sangue
dalle vie respiratorie), ematuria (sangue nelle urine), melena (sangue digerito
nelle feci che assumono una colorazione nerastra).

Insufficienza cardiaca destra e ipertensione polmonare possono dare
tachipnea, dispnea, sincope, versamento pleurico e ascite.

Alle volte si manifestano anche segni gastrointestinali con anoressia, vomito
e diarrea.

La radiografia del torace mostra dei pattern (disegni) interstiziali e alveolari
non specifici.
Con ipertensione polmonare si può evidenziare dilatazione del cuore destro,
dell'arteria polmonare, vasi polmonari arteriosi più evidenti e anche versamento
pleurico.

La tomografia computerizzata permette una più accurata valutazione delle
lesioni polmonari.

La risonanza magnetica viene utilizzata per valutare le alterazioni del sistema
nervoso.

L'ecocardiografia può mostrare dilatazione del cuore destro, setto paradosso,
modifica del profilo Doppler del flusso nell'arteria polmonare e, in presenza
di rigurgito tricuspidale e/o polmonare, può quantificare la gravità
dell'ipertensione polmonare.

Qui di seguito la spiegazione di alcuni termini per quelle persone che non
hanno una formazione medica specifica :

atassia : mancanza della coordinazione dei movimenti muscolari

movimenti di maneggio : quando l'animale non si sposta in linea retta ma
compiendo movimenti circolari o a spirale.

ipermetria : movimento eccessivamente ampio degli arti

opistotono : contrazione (spasmo) dei muscoli della nuca e del tronco con
inarcamento del corpo e incurvamento all'indietro della testa. Si può osservare
per esempio nel tetano.

petecchie emorragiche : piccole macchie rosse (es. della cute) provocate da
emorragie

ifema : presenza di sangue nella camera anteriore dell'occhio (tra cornea e iride)


Potete leggere la prima parte del post sull'angiostrongilosi cardiopolmonare
cliccando sul sottostante link :
http://www.infocardiovet.com/2015/04/angiostrongilosi-angiotrongylus-vasorum.html









mercoledì 15 luglio 2015

Complicanze della malattia valvolare cronica del cane : ipertensione polmonare (seconda parte)

In presenza di ipertensione polmonare l'animale è particolarmente sensibile
all'attività fisica e può mostrare debolezza, lipotimia o sincope anche con un
esercizio lieve.
La lipotimia, detta anche presincope, è una condizione clinica con segni come
nausea, vomito, debolezza che precedono la sincope.
La sincope è la perdita rapida, transitoria e di breve durata della coscienza per
diminuzione del flusso sanguigno al cervello.

Lo sviluppo di insufficienza cardiaca congestizia destra si manifesta
con dilatazione delle vene giugulari, congestione del fegato e della milza,
versamento pleurico e/o ascite
.
La diagnosi di ipertensione polmonare, in modo non invasivo, è fatta
principalmente con l'esame ecocardiografico dove si può riscontrare :
- dilatazione generalizzata del cuore
- dilatazione del cuore destro
- ispessimento della parete libera del ventricolo destro
- dilatazione dell'arteria polmonare principale
- modifica del profilo doppler del flusso polmonare
- la presenza di insufficienza della valvola tricuspide e polmonare consente,
  con l'applicazione dell'equazione di Bernoulli, di calcolare il gradiente
  (differenza) di pressione tra atrio destro e ventricolo destro e tra ventricolo
  destro e arteria polmonare e quindi di quantificare (non sempre) l'ipertensione
  polmonare

  Nel cane una differenza di pressione maggiore di 48 mmHg tra atrio destro
  e ventricolo destro permette di individuare la maggior parte dei soggetti con
  ipertensione polmonare irreversibile


La terapia dell'ipertensione polmonare è ancora controversa e si avvale
di farmaci che riducono la pressione dell'atrio sinistro come i diuretici,
gli ace inibitori, il pimobendan e di farmaci che agiscono direttamente
sull'ipertensione polmonare come il sildenafil (blocco dell'attività dell'enzima
fosfodiesterasi).

La teofillina (antagonizza debolmente le fosfodiesterasi) è impiegata in
presenza di ipertensione polmonare e malattie respiratorie.

In medicina umana vengono anche utilizzate altre classi di farmaci per
ridurre l'entità dell'ipertensione polmonare come gli analoghi della 
prostaciclina (es,epoprostenolo) e gli antagonisti recettoriali 
dell'endotelina (es. bosentan).


Potete leggere la prima parte dell'ipertensione polmonare nella malattia
valvolare cronica cliccando sul sottostante link :
http://www.infocardiovet.com/2015/06/complicanze-della-malattia-valvolare.html








mercoledì 8 luglio 2015

Sincope, debolezza, intolleranza all'esercizio e cuore nel cane e nel gatto

La sincope viene definita come una perdita episodica e transitoria della
coscienza e del tono posturale della durata di pochi secondi seguita da una
ripresa rapida del soggetto ed è dovuta ad una diminuzione del flusso
sanguigno che raggiunge il cervello.

Tra le cause della sincope vi sono :
- aritmie (tachiaritmie, bradiaritmie, cattivo funzionamento pacemaker)
- stenosi valvolari (es. stenosi subaortica, stenosi polmonare)
- cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva
- ipotensione sistemica anche per azione di farmaci
- ipertensione polmonare
- tosse nei cani di piccola taglia con rigurgito mitralico
- shunt cardiovascolare destro-sinistro (es.tetralogia di Fallot)
- malattie pericardiche
- tumori ostruenti

Tra le cause di debolezza e intolleranza all'esercizio (facile affaticabilità)
vi sono :
- edema polmonare, versamento pleurico
- ipertensione polmonare
- trombosi polmonare
- cardiomiopatia dilatativa
- cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva
- scompenso cardiaco
- aritmie
- malattie del pericardio (pericardite costrittiva, tamponamento cardiaco)
- grave anemia
- malattie respiratorie
- farmaci (es.vasodilatatori)
- malattie sistemiche e metaboliche







mercoledì 1 luglio 2015

Vomito, diarrea, poliuria, polidipsia e cuore nel cane e nel gatto

Nelle malattie cardiache alle volte compaiono segni clinici che non sono
riconducibili all'apparato cardiocircolatorio.

Il vomito e la diarrea, accompagnati o meno da nausea e anoressia, possono
essere segni di :
- tossicità da farmaci specialmente antiaritmici (es. digitalici, chinidina,
  procainamide, diltiazem).
- rigurgito che può essere presente nella persistenza dell'arco aortico destro.
- insufficienza cardiaca destra con congestione degli organi addominali,
  alterato assorbimento intestinale (malassorbimento), linfangectasia
  intestinale con enteropatia proteino-disperdente (eccessiva perdita di
  proteine attraverso l'intestino)
- congestione del pancreas che interferisce con la secrezione degli enzimi
  pancreatici con sviluppo di cattiva digestione
- presenza di tromboembolismo delle arterie gastriche e mesenteriche nelle
  cardiopatie feline e comparsa di enterite emorragica
- malattie sistemiche coesistenti come l'ipertiroidismo felino

La linfangectasia è la dilatazione e anche la rottura dei vasi linfatici per
ostruzione degli stessi e ostacolo al normale deflusso della linfa che
può fuoriuscire nello spessore della parete  o nel lume intestinale.


La presenza di poliuria e polidipsia può essere dovuta a :
- terapia con diuretici
- malattie concomitanti come iperaldosteronismo, insufficienza renale cronica,
  diabete, ipercorticosurrenalismo, ipertiroidismo

Può invece manifestarsi oliguria con insufficienza cardiaca sinistra grave.

La poliuria è l'aumento della quantità delle urine emesse nella giornata.

La polidipsia è la presenza di sete intensa e abnorme che porta all'ingestione
di una quota di liquidi superiore alla norma.

L'oliguria è la diminuzione dell'usuale volume di urine eliminate nella giornata.