giovedì 2 aprile 2015

Angiostrongilosi (Angiotrongylus vasorum) cardiopolmonare del cane - prima parte

Angiostrongylus vasorum è un verme tondo (nematode metastrongilo)
che da adulto si localizza nel cuore destro e nei vasi arteriosi polmonari
specialmente del cane e dei canidi selvatici (in particolare la volpe).
Il verme maschio è lungo da 14 a 18 millimetri mentre la femmina può
raggiungere 25 millimetri di lunghezza. Il diametro varia invece tra 0.15
e 0.30 millimetri.
Può parassitare cani di tutte le età anche se l'infestazione è più diffusa in
soggetti giovani e di sesso maschile.

I parassiti adulti si accoppiano nei vasi arteriosi polmonari, le uova prodotte
raggiungono i capillari alveolari, si schiudono e le larve L1 passano all'interno
degli alveoli polmonari.
In seguito le L1 vengono espulse con la tosse dall'albero respiratorio e, una
volta deglutite, vengono eliminate dall'organismo con le feci.

Nell'ambiente esterno le larve possono essere ingerite da un mollusco
gasteropode (lumaca, chiocciola) che funge da ospite intermedio dove
si trasformano in L3 (forma infestante).

L'ospite intermedio può essere ingerito da un cane e le larve, una volta arrivate
all'intestino, si portano ai linfonodi mesenterici e si trasformano in L4 e L5.
Le L5 vengono trasportate al fegato attraverso i vasi portali e da qui, tramite le
vene epatiche e la vena cava caudale, al cuore destro e quindi ai vasi arteriosi
polmonari dove diventano vermi adulti.

Il periodo di prepatenza, tempo che intercorre tra l'entrata del parassita
nell'organismo e la sua riproduzione, varia tra 30 e 100 giorni.

Angiotrongylus vasorum è diffuso in diverse aree del globo (Europa, Asia,
Africa, America settentrionale e meridionale).

In Europa è segnalato  più frequentemente in Francia, Spagna, Inghilterra e
Danimarca ma sembra che la sua diffusione stia aumentando anche in altre
nazioni come la Germania, i Paesi Bassi e la Grecia.

In Italia è stato segnalato per la prima volta più di venti anni fa nelle volpi
e nel cane nel 2002..
Il parassita è più diffuso nell'Italia centrale e meridionale, specialmente in
Toscana, Lazio, Abruzzo e Puglia, ma la sua presenza sembra in espansione
in quanto sono stati segnalati cani infestati nel Nord Italia e anche in zone
dove è presente Dirofilaria immitis che, come verme adulto, ha la stessa
localizzazione cardiopolmonare dell'angiotrongylus vasorum.