sabato 30 giugno 2012

Malattia valvolare cronica della mitrale nel cane ( endocardiosi mitralica ) - seconda parte

Con l'apparato mitralico normale, la chiusura in sistole della valvola è
completa.
Questa si attua come un processo passivo quando i lembi valvolari sono
forzati a chiudersi quando la pressione del ventricolo sinistro supera quella
dell'atrio sinistro.
I lembi sono poi impediti a prolassare nell'atrio sinistro per l'azione delle
corde tendinee.
La valvola mitrale chiusa fa in modo che all'apertura della valvola aortica
l'intera gittata sistolica ( quantità di sangue espulsa dal cuore ad ogni
contrazione ) vada in aorta.

Nell'insufficienza della valvola una parte del sangue che dovrebbe essere
espulso, ritorna in sistole nell'atrio sinistro.

L'entità dell'insufficienza valvolare dipende da

- area dell'orificio ( apertura ) rigurgitante
- differenza di pressione tra ventricolo e atrio
- durata della sistole

Le conseguenze nel tempo del rigurgito sono in rapporto alla
sua gravità e comprendono :

1- aumento della pressione nell'atrio sinistro

2- aumento del riempimento diastolico del ventricolo sinistro

3- aumento delle pressioni di riempimento del ventricolo sinistro

4- aumento della pressione in via retrograda dall'atrio sinistro alle
     vene polmonari e fino ai capillari polmonari predisponendo
     all'edema polmonare.


Nel bassotto la malattia è ereditaria
                                                   
                             

giovedì 28 giugno 2012

Special Report sulle malattie cardiache del pastore tedesco

Gentile lettore, da qualche giorno puoi scaricare lo Special Report che tratta
di alcune malattie cardiache del pastore tedesco.
Questo Report non vuole essere un "trattato completo" ma semplicemente
fornire utili informazioni su alcune patologie.

Naturalmente può essere migliorato ( e a pochi giorni dalla sua 
pubblicazione sto già pensando ad alcune aggiunte ) ed è per questo
che ti invito ad esprimere un tuo giudizio sul Report qui sotto nei
commenti ed eventualmente a consigliare miglioramenti.

Inoltre se vuoi proporre la pubblicazione di qualche argomento di tuo
interesse, fammelo sapere scrivendomi all ' indirizzo
dinorosa@gmail.com

In base alle richieste più frequenti, vedrò cosa posso preparare per
offrire sempre un buona informazione perché siete voi lettori del blog
che mi potete aiutare a migliorarlo.

                                                   

martedì 26 giugno 2012

La cardiomiopatia dilatativa primaria del cane - seconda parte

La cardiomiopatia dilatativa del cane è nella maggioranza dei casi una
malattia cronica e lentamente progressiva.

La disfunzione sistolica che caratterizza la malattia cioè la diminuzione
della funzione di pompa del cuore, porta a delle alterazioni che si fanno
più evidenti mano a mano che la patologia progredisce.

Queste alterazioni sono principalmente :

- diminuzione della contrattilità del cuore a cui consegue anche la diminuzione
   della frazione d'eiezione cioè della percentuale di sangue espulsa ad ogni
   contrazione rispetto al volume di sangue presente nel ventricolo a fine
   riempimento ( telediastole ).
- dilatazione delle camere cardiache, specialmente quelle sinistre.
- bassa portata cardiaca e aumento del postcarico ( il postcarico corrisponde
   grosso modo alla pressione sistemica cioè la comune pressione del sangue ).
- dilatazione dell'atrio sinistro o di entrambi gli atri e aumento del precarico
   ( il precarico corrisponde al volume di sangue presente nel ventricolo a fine
   diastole ).
 
A questo progressivo declino l'organismo reagisce mettendo in atto dei
meccanismi compensatori.

Principalmente questi meccanismi sono due :

1) Aumento dell'attività del sistema nervoso simpatico
2) Attivazione del RAAS cioè del sistema renina angiotensina aldosterone.

L'aumento dell'attività del sistema simpatico porta al rilascio nel sangue delle
catecolamine che sono principalmente prodotte dalle ghiandole surrenali e che
sono note col nome di adrenalina e noradrenalina.
Queste sostanze agiscono sul cuore e sui vasi sanguigni provocando l'aumento
della contrattilità cardiaca, della frequenza cardiaca e della pressione per
vasocostrizione.

Il RAAS determina la diminuzione dell'eliminazione del sodio e dell'acqua da
parte del rene e quindi un aumento del volume del sangue.

Inoltre i due meccanismi non sono nettamente separati tra loro ma per esempio
il rilascio della renina da parte dei reni è stimolato dalla presenza di un
aumentato livello delle catecolamine  e l'angiotensina II stimola il sistema
nervoso simpatico ad agire sull'ipofisi per favorire il rilascio dell'ormone
antidiuretico.
Questi meccanismi tentano di ristabilire condizioni di circolazione normali
ma con un cuore " malato " non fanno che peggiorare la situazione.




                                       
                                                                 
                                   

giovedì 21 giugno 2012

La radiografia del cuore nel cane e nel gatto - seconda parte

Cosa possiamo valutare alla radiografia del cuore (torace) ?

1- Possiamo vedere la posizione del cuore nel torace, le sue
     dimensioni e la sua forma.

2- Valutare le dimensioni e la forma dei vasi che entrano ed escono
    dal cuore come l'aorta, l'arteria polmonare e la vena cava caudale e
    studiare i vasi (arterie e  vene) lobari craniali (anteriori) e lobari caudali
    (posteriori) polmonari.

3- Fare diagnosi di insufficienza cardiaca congestizia, di edema polmonare e
    di versamento pleurico.

4- Valutare le strutture dell'apparato respiratorio (trachea, bronchi, parenchima
     polmonare), il mediastino (spazio che divide il torace negli emitoraci destro
     e sinistro), il diaframma.

Per valutare le dimensioni del cuore si possono utilizzare diversi metodi,
ognuno dei quali deve essere interpretato criticamente.

- Calcolo dell'indice cardio-toracico : le dimensioni del cuore sono rapportate
  all'ampiezza del torace nella proiezione dorso-ventrale. Normalmente il cuore
  occupa il 60-65% di questo spazio nel cane e circa il 50% nel gatto.

- La larghezza del cuore in proiezione latero-laterale è calcolata in rapporto agli
   spazi intervertebrali occupati (normalmente 2.5- 3.5 nel cane, 2-2.5 nel gatto).

- Punteggio cardio-vertebrale : le dimensioni del cuore sono rapportate
  alla lunghezza delle vertebre toraciche (VHS o vertebral heart size  in
  inglese). I valori normali medi sono 9.7 per il cane (con eccezioni per alcune
  razze) e 7.5 nel gatto.
                                                       

venerdì 15 giugno 2012

Video di insufficienza mitralica in un cane




Questo è un video che presenta alcuni aspetti ecocardiografici dell'insufficienza
mitralica del cane anziano.
Il cane in questione è un meticcio di piccola taglia.

Focalizzeremo la nostra attenzione su tre momenti del video.

Proprio all'inizio del filmato possiamo vedere il flusso del rigurgito che entra
nell'atrio sinistro durante la sistole.
Se si riesce a identificare il punto più stretto del flusso in prossimità
dell'orificio (apertura) valvolare, possiamo evidenziare quella che
viene chiamata vena contracta.
La larghezza della vena contracta è uno dei numerosi metodi per valutare
la gravità dell' insufficienza mitralica.

A  5" vediamo il rigurgito mitralico evidenziato dal colore a " mosaico "
(più colori mischiati tra loro) che occupa la maggior parte dell'atrio sinistro.
Un altro modo per valutare l'entità dell'insufficienza è quello di calcolare
l'area occupata dal rigurgito rispetto a quella totale dell'atrio.

Naturalmente i metodi per quantificare l'insufficienza mitralica vanno
interpretati " criticamente " per non commettere errori di valutazione.

A  22" possiamo notare un quadro di edema polmonare.
Fino a non molti anni fa si pensava che l'ecografia fosse poco utile per
identificare le malattie del polmone.
Col tempo si è costatato  che può invece essere di aiuto per la diagnosi di
patologie polmonari.
Nel video vediamo che con l'accumulo di liquido al di fuori dei vasi, il
polmone tende a diventare più bianco (polmone bianco ecografico) per
la presenza delle linee B (dette code di cometa) che sono quelle linee
verticali che dalla parte superiore del video si portano verso il basso e sono
distinte dalle linee A orizzontali  e normali nel polmone che, anche se
oscurate dalle linee B, si possono vedere nelle parti superiori del  video.

Le linee A sono date dalla riflessione delle onde acustiche sulla pleura
viscerale ( il foglietto della pleura più interno ) e da ulteriori rimbalzi
delle onde acustiche.
Le linee B sono anch'esse provocate da fenomeni di interferenza tra gli
ultrasuoni e le strutture del polmone (probabilmente i setti interlobulari
ispessiti).

Metto di seguito tre immagini del video che rappresentano i momenti che
sono stati commentati.
Il primo riguarda la vena contracta, il secondo il rigurgito che si espande
nell'atrio sinistro, il terzo l'edema polmonare.







Il video e le immagini sono state pubblicate per gentile concessione del dott. Billi Giulio.
 
                                                           

domenica 10 giugno 2012

Malattia valvolare cronica della mitrale nel cane (endocardiosi mitralica) - prima parte

La malattia valvolare cronica, conosciuta anche con i termini di endocardiosi
mitralica, insufficienza cronica mitralica, malattia degenerativa mitralica, è la
patologia cardiaca di gran lunga più frequente nel cane.

Almeno il 70-80% di tutte le malattie cardiache del cane sono riferibili ad
endocardiosi mitralica  che rappresenta anche circa il 75% di tutti i casi di
insufficienza cardiaca congestizia del cane.
Molti studi su questa malattia sono stati pubblicati e hanno portato ad una
conoscenza ampia degli aspetti di questa patologia.

Questa malattia è presente anche nei gatti sebbene con una frequenza di gran
lunga inferiore.

L'endocardiosi colpisce specialmente la valvola mitrale ma anche le altre valvole
possono essere coinvolte, soprattutto la tricuspide.
Quindi questa malattia interessa prevalentemente le valvole atrioventricolari.

Sono colpite specialmente le razze di piccola taglia anche se soggetti di taglia
media e grande possono essere interessati.

La patologia tende ad aumentare di frequenza con l'età e forse si presenta più
spesso nei cani maschi nei quali la progressione della malattia è più veloce.

E' dimostrata un'ereditarietà nel Cavalier King Charles Spaniel e nel bassotto
dove si trasmette con un meccanismo di tipo poligenico.
Sono in corso studi per identificare i geni responsabili.

In particolare il Cavalier King Charles Spaniel presenta una percentuale di
soggetti interessati maggiore, una insorgenza della malattia più precoce e un
decorso più rapido.



Cavalier King Charles Spaniel

                                                         

mercoledì 6 giugno 2012

La pericardite costrittiva nel cane e nel gatto - terza parte

All'esame ecocardiografico il pericardio può presentarsi più ecogeno e 
più ispessito del normale ma in genere non si riesce a determinare
esattamente il suo ispessimento.

Nella pericardite costrittiva-effusiva si può rilevare versamento pericardico e
segni di tamponamento cardiaco.

Nella pericardite costrittiva si possono notate tutta una serie di alterazioni
dei flussi sanguigni a livello della valvola mitrale, delle vene polmonari, della
vena cava caudale e delle vene epatiche che aiutano a formulare la diagnosi.

Un ulteriore apporto diagnostico è dato dall'applicazione del Doppler
tissutale che contribuisce a differenziare la pericardite costrittiva dalla
cardiopatia di tipo restrittivo.

L'ispessimento pericardico può essere visto meglio alla TAC ( tomografia
assiale computerizzata ) o con la RM ( risonanza magnetica ).
In medicina umana un ispessimento rilevato alla RM maggiore di 5-6 mm.
è molto specifico per pericardite costrittiva.

Il trattamento di questa malattia prevede la pericardiectomia ( asportazione
parziale del pericardio ).
La prognosi è generalmente buona se sono assenti aderenze tra i foglietti
parietale e viscerale del pericardio.

Con aderenze estese si effettua la decorticazione epicardica con rimozione
sia del pericardio parietale che di quello viscerale dal miocardio sottostante ma
l'intervento è difficile e rischioso con una non trascurabile mortalità operatoria.



                                                                   

                                                       

sabato 2 giugno 2012

Il sildenafil nel cane

Il sildenafil, conosciuto da molte persone con il nome commerciale di Viagra,
è un farmaco che viene utilizzato sia in medicina umana sia in medicina
veterinaria .

Il sildenafil contrasta l'azione dell'enzima fosfodiesterasi di tipo 5 (5 PDE)
che degrada il cGMP (guanosina monofosfato ciclico).
Il cGMP stimola il rilassamento della muscolatura liscia dei vasi con
conseguente vasodilatazione.

Questa capacità è stata impiegata e lo ha reso popolare per il trattamento
della disfunzione erettile nell'uomo.
In precedenza il sildenafil era stato utilizzato per la terapia dell'angina ma
non si erano ottenuti i risultati sperati.

In campo cardiovascolare è attualmente impiegato per curare l'ipertensione
polmonare (pressione alta a livello della circolazione arteriosa polmonare).

L'impiego nel cane ha mostrato che questo farmaco riduce l'ipertensione ed
i sintomi clinici, migliora la qualità della vita e i tempi di sopravvivenza ed è
inoltre ben tollerato.

E' stato utilizzato nell'insufficienza cardiaca destra, nella filariosi, nel
tromboembolismo polmonare, nella sindrome di Eisenmenger che è
lo sviluppo di ipertensione polmonare conseguente a malattie congenite
cardiache o vascolari come il difetto del setto interventricolare o il dotto
arterioso pervio.