venerdì 27 maggio 2016

Ipertiroidismo felino e cuore - terza parte

Esami di laboratorio la diagnosi di ipertiroidismo

Esame emocromocitometrico

  Si riscontra frequentemente un aumento dei globuli bianchi neutrofili e una
  diminuzione degli eosinofili e dei linfociti (leucogramma da stress).
  Inoltre modesto aumento dei globuli rossi con incremento del volume
  corpuscolare medio e lieve crescita dell'ematocrito in circa il 50% dei soggetti.

Esame ematochimico

  Nella maggioranza dei gatti aumento degli enzimi epatici (AST, ALT, ALP) da
  da lieve a marcato in genere proporzionale alle concentrazioni degli ormoni
  tiroidei.
  Incremento del fosforo nel sangue (iperfosfatemia), del calcio ionico (per
  l'alterazione del metabolismo dell'osso) e a volte della glicemia e diminuzione
  delle fruttosamine e del colesterolo.

 L'esame delle urine può rilevare moderata proteinuria e infezioni delle vie
 urinarie.


Determinazione degli ormoni tiroidei

Un marcato aumento del T4 totale (tiroxina), specie se accompagnato da
segni clinici caratteristici dell'ipertiroidismo, è di solito diagnostico per la malattia.
La misurazione del T3 (triiodotironina) è meno attendibile e non viene
utilizzata per la diagnosi.
In circa il 10% dei gatti ipertiroidei il T4 totale è normale, seppure spesso nella
parte superiore dell'intervallo di riferimento.

Questo fatto può avvenire :
  • negli stadi iniziali della malattia (in circa il 40% dei soggetti)
  • a causa delle fluttuazioni delle concentrazioni del T4 nelle 24 ore
  • per la presenza di concomitanti e gravi patologie non tiroidee
In questi casi si ripete la misurazione del T4 totale dopo almeno 2 settimane o
si ricorre alla misurazione del T4 libero (non legato alle proteine plasmatiche)
che è meno dell'1% di tutto il T4 . Il T4 libero è meno influenzato da fattori non
tiroidei e aumenta in molti soggetti con ipertiroidismo lieve o iniziale.
Il T4 libero ha una maggiore sensibilità rispetto al T4 totale che invece ha una
più alta specificità.

La sensibilità di un esame è la capacità di individuare i soggetti malati, la 
specificità di individuare quelli sani.

Sia il T4 totale sia il T4 libero possono avere valori normali all'inizio della
malattia o con ipertiroidismo lieve.
In questi casi si ripete la loro misurazione dopo 1-2 settimane e se i risultati
sono ancora dubbi dopo altre 3-4 settimane.

Per giungere ad una diagnosi definitiva si possono anche eseguire i test di
stimolazione utilizzando TRH (ormone di rilascio della tireotropina), TSH
(tireotropina od ormone tireotropo), il test di soppressione con T3 e la
scintigrafia tiroidea.

Potete anche leggere la prima e la seconda parte dell'ipertiroidismo felino
cliccando sui sottostanti link :
http://www.infocardiovet.com/2016/03/lipertiroidismo-felino-e-cuore-prima.html
http://www.infocardiovet.com/2016/04/ipertiroidismo-felino-e-cuore-seconda.html







venerdì 20 maggio 2016

Video di cardimiopatia ipertrofica con dilatazione dell' atrio sinistro nel gatto

Video da Youtube, caricato da  Mike Martin  https://youtu.be/pxGHMe-aees , che
mostra la proiezione ecocardiografica destra asse lungo dove possiamo notare la
dilatazione notevole dell'atrio sinistro e la presenza  del lembo mitralico anteriore
che in sistole ostruisce il tratto di efflusso (di uscita) del ventricolo sinistro (SAM)






Cliccare sull'immagine per ingrandirla




Quest'altro video da Youtube, caricato da Mark Kittleson
https://youtu.be/MY6WwpwLGok , mostra la severa dilatazione dell'atrio
sinistro nella proiezione ecocardiografica destra asse corto.
Il rapporto normale tra il diametro dell'atrio sinistro e quello dell'aorta deve
essere inferiore a 1.5. L'atrio sinistro è considerato gravemente dilatato quando
questo rapporto è superiore a due.

                 









La dilatazione dell'atrio sinistro è un fattore di rischio per l'insorgenza di
insufficienza cardiaca congestizia, di tromboembolismo (specialmente se
è presente ecocontrasto spontaneo) e di morte improvvisa.
         



sabato 14 maggio 2016

Malattie cardiache congenite del gatto

Le malattie congenite cardiache del gatto sono il 5-15% di tutte le malattie
cardiache e sono meno frequenti rispetto al cane.
Dai dati rilevati da vari studi, i gatti con patologia congenita cardiaca sono lo
0.2-1 per mille di tutti i soggetti sottoposti a visita medico veterinaria e l'uno-tre
per mille di tutti i gatti sottoposti ad autopsia.

E' comunque difficile stabilire la reale frequenza di queste malattie perchè,
molto probabilmente, la maggior parte dei gattini neonati con gravi malformazioni
cardiache muore senza ricevere prima una visita medica.

Alcuni gattini più grandi, con patologie cardiache congenite particolarmente
gravi, presentano dispnea, sincope, cianosi.
La maggior parte dei soggetti, invece, è asintomatica ed il sospetto della malattia
è fornito soprattutto dalla presenza, all'ascoltazione cardiaca, di un soffio e alle
volte di un ritmo di galoppo o di un'aritmia.
Meno frequentemente soggetti con cardiopatie congenite vengono visitati in età
più avanzata per sincope o cianosi od altri segni legati a insufficienza cardiaca
congestizia.

Nel cane e nell'uomo alcune patologie cardiache congenite sono la conseguenza
di alterazioni genetiche che non sono state ancora dimostrate nel gatto.
Vi sono poi cause che provocano malformazioni durante la gravidanza come
certe malattie infettive, farmaci, esposizione a tossine, malattie metaboliche.
Nel gatto sono segnalate malformazioni alle valvole atrioventricolari in seguito
alla somministrazione di griseovulfina (antifungino).

I difetti cardiaci congeniti più frequenti del gatto sono :

-  difetto del setto atriale,
-  difetto del setto interventricolare
-  difetto dei cuscinetti endocardici  o canale atrioventricolare
- dotto arterioso persistente
- displasia delle valvole atrioventricolari
- stenosi aortica
- tetralogia di Fallot
- fibroelastosi endomiocardica

I difetti congeniti possono presentarsi in forma singola o multipla.
I maschi sembrano essere più interessati e, per quanto riguarda la razza,
il siamese è predisposto allo sviluppo di fibroelastosi (con il burmese), stenosi
aortica e mitralica mentre il certosino alla displasia della tricuspide e al difetto
del setto atriale.

La diagnosi definitiva delle malattie cardiache congenite è in genere effettuata
con ecocardiografia.    










sabato 7 maggio 2016

Ipotiroidismo e cuore nel cane - terza parte

L'ipotiroidismo influenza il cuore determinando alterazioni della conduzione
dell'impulso elettrico, della frequenza e della contrattilità cardiaca e della
funzione diastolica.

All'ascoltazione del cuore si rilevano toni cardiaci attutiti e bradicardia
(nel 15% circa dei soggetti) in concomitanza con un itto cardiaco indebolito.
La bradicardia sembra derivare dal diminuito consumo di ossigeno, dalla
riduzione dell' attività del sistema simpatico e dalla flessione dell'azione diretta
degli ormoni tiroidei sul cuore.

Radiografia toracica
- mancanza di alterazioni significative.

Elettrocardiogramma
- blocco atrioventricolare di primo e secondo grado
- voltaggio basso delle onde elettriche. In particolare l'onda R presenta, in circa
  il 75% dei casi, un voltaggio inferiore a 1.5 mV, probabilmente imputabile
  all'obesità dei soggetti ipotiroidei o alla diminuzione della massa miocardica.
- i complessi QRS possono essere  allargati e le onde T invertite

Ecocardiografia
- diminuzione da lieve a marcata della contrattilità cardiaca attestata dalla riduzione
  della frazione d'accorciamento, della velocità di accorciamento circonferenziale,
  del diametro telesistolico del ventricolo sinistro, dello spessore in sistole della
  parete posteriore e dello spessore del setto sia in sistole sia in diastole, del
  diametro aortico e dall'aumento del tempo pre-eiettivo
- le camere cardiache possono essere leggermente dilatate

L'ipertiroidismo non sembra provocare direttamente lo scompenso cardiaco
ma peggiora il quadro clinico in presenza di una concomitante malattia cardiaca.

E' stata ipotizzata una relazione tra la cardiomiopatia dilatativa, la fibrillazione
atriale e l'ipotiroidismo.

L'ipercolesterolemia, presente frequentemente con l'ipotiroidismo, può favorire
lo sviluppo di aterosclerosi e predisporre all'infarto miocardico (raro nel cane).


Riporto il significato di alcuni termini utilizzati nel post per facilitare la
comprensione alle persone che non operano nel campo medico.

itto cardiaco - pulsazione della parete del torace provocata dal movimento del cuore
blocco atrioventricolare - rallentato o mancato passaggio dell'impulso elettrico
del cuore dagli atri ai ventricoli
complesso QRS - formato dalle onde Q, R ed S rappresenta la diffusione dello
stimolo elettrico ai ventricoli
frazione d'accorciamento - variazione percentuale tra sistole e diastole delle
dimensioni del ventricolo sinistro
diametro telesistolico - diametro del ventricolo sinistro alla fine della sistole
insufficienza cardiaca o scompenso cardiaco - incapacità del cuore a pompare
una quantità di sangue adeguata alle necessità dell'organismo
aterosclerosi - patologia degenerativa della parete dei vasi arteriosi che si
restringono per la formazione al loro interno di placche costituite da grassi

Potete anche leggere i post precedenti sull'ipotiroidismo cliccando sui sottostanti
link :
http://www.infocardiovet.com/2016/03/ipotiroidismo-e-cuore-nel-cane-prima.html
http://www.infocardiovet.com/2016/04/ipotiroidismo-e-cuore-nel-cane-seconda.html








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