venerdì 25 maggio 2018

La terapia della filariosi cardiopolmonare nel cane - quinta parte

Polmonite allergica eosinofilica
La polmonite allergica eosinofilica è presente nel 10-20% dei cani con
infezione occulta (senza sintomi) ed è causata da una reazione allergica
conseguente all'intrappolamento delle microfilarie nei capillari polmonari.
Generalmente insorge precocemente e quindi non è in genere associata
ad ipertensione polmonare.

I sintomi della polmonite allergica eosinofilica sono dati da perdita di peso,
tosse, tachipnea, dispnea, intolleranza all'esercizio.
L'esame del sangue rivela eosinofilia, basofilia, iperglobulinemia.
Il liquido del lavaggio tracheale mostra basofili, neutrofili e macrofagi.
Il test sierologico per la filariosi è di solito positivo.

La terapia della patologia consiste nella somministrazione di corticosteroidi
(prednisone) al dosaggio di 1-2 mg/kg al giorno che è in seguito diminuito
a 0.5 mg/kg a giorni alterni.
In genere la risposta positiva alla terapia è rapida.
Dopo la scomparsa dei segni clinici si può effettuare una terapia per eliminare
le filarie adulte.

Granulomatosi eosinofilica
Questa patologia interessa una piccola percentuale di cani con malattia
occulta ed è caratterizzata dallo sviluppo di un processo infiammatorio
nodulare dovuto probabilmente a reazioni di ipersensibilità verso i parassiti
o per la deposizione di immunocomplessi nei tessuti.

L'infiltrazione granulomatosa interessa diversi organi come i bronchi, la
trachea, le tonsille, la milza, il fegato, i reni, l'apparato gastroenterico.
I sintomi clinici sono simili a quelli della polmonite allergica eosinofilica.

La terapia della granulomatosi eosinofilica consiste nella somministrazione
di corticosteroidi (prednisone) a 1-2 mg/kg ogni 12 ore per una-due settimane
fino a parziale o totale remissione.
Purtroppo in questa malattia è comune la recidiva specialmente quando si
riduce il dosaggio o si sospende la terapia.

L'aggiunta alla terapia corticosteroidea di farmaci immunosoppressori, come
l'azatioprina o la ciclofosfamide, può migliorare il quadro clinico ma può
presentare una scarsa risposta terapeutica nelle recidive.
E' stata anche proposta l'escissione chirurgica delle lesioni lobari polmonari.
Pertanto la prognosi della patologia è riservata.

Dopo la remissione della malattia può essere effettuata la terapia adulticida
e la profilassi della filariosi.

Sindrome epatica
Lo sviluppo di insufficienza cardiaca congestizia destra porta a congestione
epatica che può stimolare lo sviluppo di fibrosi del fegato e alla comparsa
di insufficienza epatica.
Non esiste terapia per contrastare la fibrosi.

Sindrome renale
Nei cani con filariosi cronica presente anche una malattia renale che
può portare a insufficienza.
La sindrome renale sembra causata da fenomeni di amiloidosi o dalla
deposizione di immunocomplessi a livello del glomerulo.
Se la funzionalità renale lo permette si esegue una terapia per uccidere
le filarie adulte.









domenica 13 maggio 2018

Bradiaritmie nel cane e nel gatto

Silenzio sinusale

Il silenzio sinusale è caratterizzato da un arresto dell'attività del nodo del seno
(dove origina l'impulso elettrico del cuore) che è persistente nel tempo e
determina la comparsa di ritmi di scappamento a livello giunzionale (zona
di passaggio tra atrio e ventricolo) e meno frequentemente a livello atriale
e ventricolare.

La presenza di silenzio sinuale con ritmo di scappamento giunzionale è un
rilievo di sindrome del seno malato in stadio avanzato.

All'elettrocardiogramma si può rilevare :
- assenza di onde P
- ORS di durata e morfologia normale con ritmo di scappamento atriale o
  giunzionale
- ORS di durata aumentata e morfologia alterata con ritmo di scappamento
  ventricolare
- intervalli R-R regolari
- frequenza cardiaca determinata in base alla sede del ritmo di scappamento
- può essere presente retroconduzione ventricolo-atriale con onde P'
  nel tratto ST (pseudo onde S) nelle derivazioni II,III, aVF


Silenzio atriale

Il silenzio atriale può essere permanente (distrofia muscolare atrio-ventricolare)
temporaneo (ritmo seno-ventricolare).


Distrofia muscolare atrio-ventricolare

La distrofia muscolare atrio-ventricolare è caratterizzata da una sostituzione
fibrosa progressiva del miocardio atriale che interessa il nodo del seno e le
vie di conduzione interatriali e atrio-nodali.

Questo tipo di distrofia è stata individuata nello spinger spaniel e nel gatto
siamese con cardiomiopatia dilatativa.
Gli animali affetti possono presentare debolezza e dispnea.

L'ECG mostra :
- onda P assente o con ridotto voltaggio.
- complesso ORS normale con ritmi di scappamento giunzionali e con
  durata incrementata e forma alterata con ritmi di scappamento ventricolare
- intervalli R-R di solito regolari
- frequenza cardiaca minore di 60 bpm nel cane e di 160 bpm nel gatto.

Il trattamento del silenzio atriale permanente è attuato con l'impianto di un
pacemaker che, però, può diventare insufficiente se la malattia interessa
anche i ventricoli.


Ritmo seno-ventricolare

Il silenzio atriale temporaneo è causato dall'iperkaliemia (livello del potassio
elevato nel sangue).
In presenza di iperkaliemia le cellule atriali hanno un potenziale a riposo
ridotto con uno stato di deporarizzazione permanente, una non eccitabilità e
un'incapacità di condurre lo stimolo elettrico.
L'attività del nodo del seno è ridotta solo in presenza di iperkaliemia grave.

Le cause dell'iperkaliemia sono l'ipoadrenocorticismo (morbo di Addison),
l'insufficienza renale con ridotta o mancata produzione di urina, l'ostruzione
uretrale, la rottura della vescica, la chetoacidosi diabetica, la sindrome da
riperfusione nel tromboembolismo vascolare.

La risoluzione dell'iperkaliemia determina il ripristino di un normale ritmo cardiaco.

All'EGC :
- onde P di voltaggio ridotto che scompaino quando il potassio sierico è
  superiore a 8 mEq/L
- complesso ORS di durata aumentata e di voltaggio ridotto
- onda T con voltaggio incrementato e forma appuntita









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