domenica 4 settembre 2011

Endocardite infettiva del cane - terza parte

Nell'endocardite infettiva il cane può mostrare un ampia gamma di sintomi.
Purtroppo questi non sono specifici  perchè sono presenti in numerose altre
patologie.
Può essere presente inappetenza, riluttanza a muoversi, perdita di peso,
vomito, diarrea, zoppia e sintomi più specifici di malattia cardiaca come
respiro frequente e/o difficoltoso, intolleranza all'esercizio,tosse e sincope.

Da tenere presente come la presenza di emboli possa condizionare la
comparsa di sintomi. Per esempio la loro presenza a livello dei
vasi sanguigni degli arti può provocare zoppia, a livello delle arterie coronariche
può causare infarto settico, sviluppo di aritmie e anche morte improvvisa.

Alla visita clinica è spesso presente febbre ( alle volte con storia di ricorrenti
episodi febbrili ) accompagnata o meno da aumento della frequenza cardiaca e
respiratoria.

All'ascoltazione del cuore possono essere rinvenute aritmie e/o un soffio.
Il soffio può essere sistolico ( cioè nel momento in cui si contrae il cuore ) ed
è in genere dato dall'insufficienza mitralica, molto raramente è generato dalla
stenosi aortica provocata dall' endocardite infettiva.

Il soffio sistolico può essere però provocato da altre cause.

E' più significativa la presenza di un soffio diastolico ( al momento del
riempimento del cuore ) da insufficienza della valvola aortica.
Questo soffio è più difficile da rilevare perchè provoca un suono più lieve
ma nel cane la maggior parte dei soffi diastolici è causata dall' endocardite
infettiva.

La presenza contemporanea di febbre e di un nuovo soffio fa emettere
il sospetto di endocardite infettiva.

Alterazioni sono riscontrabili anche alla rilevazione del polso
( nel cane è a livello dell'arteria femorale sulla faccia interna della coscia ).

Se è presente insufficienza aortica il polso può presentarsi ipercinetico e
scoccante cioè forte, ampio e celere.

Questo perchè la pressione sistolica ( la cosiddetta massima ) aumenta
mentre quella diastolica ( la minima ) diminuisce e quindi aumenta la
differenza di pressione  che è quella che produce il polso.