martedì 6 dicembre 2011

Difetti del setto interventricolare nel cane e nel gatto - quinta parte

La terapia per i difetti del setto interventricolare viene istituita quando la quantità
di sangue che passa attraverso il difetto comincia a determinare un sovraccarico
volumetrico sul cuore sinistro.
Bisogna anche sottolineare che negli shunt da sinistra a destra alcuni piccoli
difetti possono chiudersi spontaneamente.
I difetti che non si chiudono e che sono di dimensioni medio-grande possono
determinare sovraccarico volumetrico e segni di insufficienza cardiaca congestizia.
Pertanto nella terapia medica si utilizzano farmaci che cercano di diminuire
lo shunt e di contrastare la congestione polmonare come gli ACE inibitori, i
diuretici, il pimobendan, eventualmente la digossina.

E' consigliata anche la profilassi antibiotica per quelle procedure che possono
provocare batteriemia (batteri nel sangue) per prevenire l'insorgenza dell'
endocardite infettiva.

La terapia medica non risolve i problemi connessi alla presenza del difetto ma
può prolungare la vita dell'animale migliorandone anche la qualità.

La terapia definitiva è data dalla chiusura del difetto.
Questa opzione è la norma per la medicina umana anche perchè è
il difetto congenito più diffuso, mentre per la medicina veterinaria è un' opzione
ancora poco praticata.

Una terapia chirurgica palliativa che viene utilizzata con una certa frequenza è
quella di effettuare un cerchiaggio (banding) dell'arteria polmonare per
provocarne un restringimento (stenosi) in modo da innalzare la pressione
nel ventricolo destro e ridurre lo shunt sinistro-destro.
Non è quindi una terapia risolutiva ma permette all'animale di vivere
senza sintomi per un tempo prolungato.

La chiusura del difetto può avvenire nei difetti piccoli con la sutura diretta
dei margini o nei difetti più grandi con la sutura di un patch (toppa) che
può essere prelevato dal pericardio del paziente o può essere di materiale
sintetico. Questi interventi richiedono l'utilizzo della circolazione
extracorporea e possono essere effettuati solo in centri di referenza.

Un'altra opzione che probabilmente avrà uno sviluppo nel futuro è quella
di utilizzare un dispositivo di occlusione che viene portato a livello del
difetto da un catetere introdotto dalla vena femorale e fatto avanzare fino
al ventricolo destro.
Un dispositivo di occlusione come  l'Amplatzer è formato da due dischi
che, aprendosi, vanno a chiudere su ciascun lato il difetto.