martedì 24 aprile 2012

Il soffio cardiaco nel cane e nel gatto - prima parte

Quando un proprietario di un cane o di un gatto va dal medico veterinario, può
sentirsi dire che il proprio animale ha un soffio al cuore.
Vediamo quindi di spiegare questo sintomo e valutare la sua importanza.

Il soffio è un rumore provocato dal flusso turbolento del sangue.
Con il fonendoscopio si percepisce un rumore simile a quello prodotto
quando si soffia.

In presenza di un soffio dobbiamo stabilire determinate sue caratteristiche :

1- Localizzazione del soffio, cioè il punto dove questo è più forte.

2- In quale fase del ciclo cardiaco è presente e quanto dura (in sistole, in
     diastole, in tutte e due o parte di ognuna) e quindi si parla di soffio sistolico,
     diastolico e sisto-diastolico.

3- L'intensità del soffio che viene calcolata in sei gradi.
     Un soffio di grado uno è appena percepibile mentre uno di grado sei si
     sente senza neanche appoggiare il fonendoscopio sulla parete toracica.

4- Configurazione : ci sono soffi da insufficienza valvolare che iniziano con
     intensità che si mantiene costante per tutta la loro durata e vengono detti
     soffi a plateau (es. insufficienza valvola mitrale).
     Altri soffi, detti da eiezione, prima crescono di intensità per poi decrescere
     fino a scomparire (soffi in crescendo- decrescendo come nella stenosi
     aortica e polmonare).
     Ci soffi detti continui che sono presenti sia in sistole che in diastole,
     sebbene non sempre con la stessa intensità (es. dotto arterioso pervio).
     Ci sono infine soffi detti in decrescendo che cominciano con una certa
     intensità che va a decrescere sino alla scomparsa del soffio (es. insufficienza
     aortica o polmonare).

5- Quanto si irradia attraverso il torace seguendo la direzione del flusso
     sanguigno. 
   
6-  Frequenza (alta, media, bassa) e timbro (aspro, sibilante, musicale).





Questo grafico mostra alcune caratteristiche del soffio
in relazione con il ciclo cardiaco