mercoledì 5 novembre 2014

Pimobendan nella cardiologia del cane e del gatto - seconda parte

Il pimobendan viene utilizzato nei cani con insufficienza cardiaca da
cardiomiopatia dilatativa e da endocardiosi valvolare.
In questa specie è stato anche usato nell'ipertensione polmonare,
nell'endocardite infettiva, nella filariosi e in alcune malattie cardiache
congenite.

In particolare per l'endocardiosi mitralica le linee guida dell'ACVIM (American
Association Veterinary Internal Medicine) del 2009 consigliano di somministrare
il pimobendan a soggetti in classe C e D di scompenso cardiaco sia acuto sia cronico.

Alcuni studi hanno evidenziato :

- nel dobermann con cardiomiopatia dilatativa asintomatica il pimobendan
  ritarda la comparsa della sintomatologia e aumenta la sopravvivenza
- nel cane la somministrazione contemporanea  di pimobendan e furosemide
  aumenta la sopravvivenza nella malattia valvolare cronica rispetto al
  benazepril più furosemide
- non ci sono lavori che hanno valutato l'attività dell'associazione pimobendan
  e ace-inibitore sebbene l'ACVIM consigli l'utilizzo contemporaneo dei due
  farmaci nei cani  con endocardiosi valvolare in classe C e D di scompenso
  cardiaco
- in alcuni  cani con malattia valvolare cronica asintomatica è stato riscontrato
  un peggioramento delle lesioni valvolari in seguito alla somministrazione del
  pimobendan
- il pimobenban migliora nel cane alcuni paramentri ecocardiografici della
  funzione sistolica
- nel gatto il farmaco è stato impiegato in varie cardiopatie in presenza di
  insufficienza cardiaca e disfunzione sistolica (es.cardiomiopatia dilatativa,
  cardiomiopatia aritmogena, cardiomiopatia ipertrofica) ed ha mostrato una
  buona tollerabilità

La funzione sistolica riguarda quella parte del ciclo cardiaco durante la quale
gli atri o i ventricoli si contraggono ed espellono il sangue.