domenica 4 gennaio 2015

Angiotensina e scompenso cardiaco nel cane e nel gatto - prima parte

Il termine angiotensina si riferisce a più sostanze prodotte dall'organismo
che esplicano anche importanti azioni, specialmente l'angiotensina II, di
modulazione dell'apparato cardiovascolare.
La renina, un ormone prodotto dalle cellule iuxtaglomerulari del rene,
trasforma l'angiotensinogeno in angiotensina I la quale, per intervento
dell'enzima convertitore (ACE), viene modificata in angiotensina II.

Fino a non molti anni fa si pensava che questa fosse l'unica via per la sintesi
dell'angiotensina II ma oggi sappiamo che esiste almeno un'altra modalità di
produzione dell'ormone attraverso l'azione dell'enzima chimasi (via chimasica).

L'angiotensina II esplica il suo effetto legandosi a due tipi di recettori, 
denominati  AT1 e AT2 , che sono ampiamente distribuiti nell'organismo.

Quando l'angiotensina II si lega al recettore  AT1 sviluppa un'azione sia
locale (attività tissutale) sia generale (attività sistemica).
L'attività tissutale promuove la fibrosi dei tessuti, l'ipertrofia cellulare e
l'apoptosi (morte cellulare programmata), mentre l'attività sistemica
favorisce la vasocostrizione e la ritenzione di acqua e sodio.

Altre azioni dell'angiotensina II, legate all'attività del recettore AT1, sono
l'incremento degli effetti del sistema nervoso simpatico (liberazione di
noradrenalina dalle terminazioni nervose) e la stimolazione della sintesi
e rilascio dell'aldosterone e della liberazione di vasopressina.

Quando l'angiotensina II si lega ai recettori  AT2  gli effetti sono praticamente
opposti: vasodilatazione ed effetti antifibrotici.

Nello scompenso cardiaco tendono a prevalere le azioni mediate dai recettori
AT1.

Per ulteriori notizie sull'aldosterone potete leggere il post specifico cliccando
sul sottostante link
http://www.infocardiovet.com/2014/12/aldosterone-e-scompenso-cardiaco-nel.html

La vasopressina, conosciuta anche come ormone antidiuretico (ADH), viene
prodotta dall'ipotalamo e rilasciata nel sangue dall'ipofisi.
Determina riassorbimento di acqua a livello renale con una riduzione del volume
delle urine che risultano maggiormente concentrate.

L'angiotensina III ha anch'essa un'attività vasocostrittrice ma meno evidente di
quella dell'angiotensina II ed un'azione simile sulla liberazione dell'aldosterone.
L'angiotensina IV presenta un'attività minore rispetto all'angiotensina II e III.
L'angiotensina (1-7) stimola la vasodilatazione e inibisce l'ipertrofia delle
cellule muscolari lisce della parete dei vasi sanguigni.

Potete anche leggere la seconda parte del post sull'angiotensina cliccando
sul sottostante link
http://www.infocardiovet.com/2015/01/angiotensina-e-scompenso-cardiaco-nel_31.html