mercoledì 14 settembre 2016

Ipertiroidismo felino e cuore - sesta parte

Terapia chirurgica


Tiroidectomia (asportazione parziale o totale della tiroide)

La tiroidectomia permette di trattare l'ipertiroidismo in maniera definitiva.
Può essere utilizzata in presenza di iperplasia, di adenoma e di carcinoma
tiroidei con interessamento di uno o di entrambi i lobi.

La terapia chirurgica non è in genere indicata :
- con rischio anestesiologico alto
- con funzionalità renale sospetta o compromessa
- in presenza di tessuto tiroideo ectopico
- con carcinoma tiroideo metastatico


Per ridurre le complicazioni operatorie e post-operatorie, l'intervento chirurgico
è preceduto dalla somministrazione di metimazolo per ristabilire l'eutiroidismo,
correggere le alterazioni metaboliche e per valutare l'effetto sulla funzionalità
renale.
Dovrebbe essere anche effettuata un' ecografia della regione del collo e, se
possibile, una scintigrafia per valutare l'interessamento uni o bilaterale della
tiroide e per localizzare l'eventuale tessuto tiroideo ectopico.

La tecnica operatoria si avvale di due modalità : extracapsulare ed 
intracapsulare.
La prima prevede l'asportazione della ghiandola con la capsula mentre
nella seconda la capsula è conservata.
La modifica nel tempo di queste due tecniche operatorie ha permesso la
riduzione dell'ipoparatiroidismo post-operatorio nella tiroidectomia extracapsulare
e della recidiva dell'ipertiroidismo in quella intracapsulare.

Complicazioni post-operatorie

1) Ipocalcemia

    E' la complicanza più pericolosa della tiroidectomia bilaterale in seguito al
    danneggiamento, alla devascolarizzazione o alla asportazione delle ghiandole
    paratiroidi.
    I sintomi dell'ipocalcemia si manifestano di solito entro 72 ore dall'intervento
    ma qualche volta solo dopo 5-7 giorni.
    Quindi è buona norma, dopo la tiroidectomia bilaterale, controllare i livelli
    del calcio nel sangue ogni giorno per 5-7 giorni.
    I principali sintomi dell'ipocalcemia sono :
    letargia, anoressia, contrazioni facciali, paralisi similtetanica, convulsioni.
    Se sono state asportate tutte e quattro le ghiandole paratiroidi, si inizia subito
    una terapia con calcio e vit. D.
    Se invece le ghiandole sono ancora presenti ma hanno ricevuto un
    danneggiamento per la manipolazione intraoperatoria, è possibile
    l'insorgenza di una ipocalcemia transitoria che non necessita di terapia.

    La scomparsa dell'ipocalcemia avviene quando il danno alle paratiroidi non
    è permanente, quando sono attive ghiandole paratiroidi accessorie o quando
    è effettuato con successo l'autotrapianto delle ghiandole.
    La durata dell'ipoparatiroidismo provocato dalla tiroidectomia (iatrogeno) può
    essere di giorni, settimane o anche mesi.

2) Ipotiroidismo

    La comparsa dell'ipotiroidismo dopo tiroidectomia è piuttosto rara ed è più
    facile con tiroidectomia bilaterale.
    E' consigliata la somministrazione di levotiroxina solo in presenza di sintomi
    clinici con un T4 (tiroxina) basso.
    In genere dopo la chirurgia le concentrazioni del T4 sono inferiori al normale
    ma senza la presenza di segni riconducibili all'ipotiroidismo.

 3) Ipertiroidismo

     La persistenza di sintomi di ipertiroidismo dopo tiroidectomia è dato dalla
     presenza di questi fattori :

     - tessuto tiroideo anomalo non asportato
     - tessuto tiroideo anomalo nel lobo non asportato (nella tiroidectomia
       monolaterale)
     - presenza di tessuto tiroideo ectopico
     - presenza di carcinoma tiroideo metastatico

    I sintomi dell'ipertiroidismo possono essere curati con farmaci antitiroidei.
    Il tessuto tiroideo ectopico può essere trattato con iodio radioattivo.


Segni di ipertiroidismo possono presentarsi a distanza di mesi dall'intervento
per cui si raccomanda la misurazione delle concentrazioni del T4 una o due
volte all'anno.