martedì 4 ottobre 2016

Ipoadrenocorticismo e cuore nel cane e nel gatto - terza parte


Diagnostica per immagini

Radiografia toracica e addominale

In circa l'80% degli animali con ipoadrenocorticismo è presente almeno una
anomalia alla radiografia.
In caso di ipovolemia (diminuzione del sangue circolante) si può riscontrare :
- diminuzione delle dimensioni del cuore (microcardia)
- arco aortico discendente appiattito e ridotto di diametro
- vena cava caudale più stretta
- riduzione del diametro delle arterie polmonari (ipoperfusione dei polmoni)

La riduzione del calibro dei vasi può essere una modalità per valutare, anche
se in modo grossolano, il grado di ipovolemia e di ipotensione.

Possiamo anche visualizzare diminuzione delle dimensioni del fegato
(microepatia) ed in rari casi dilatazione esofagea e megaesofago come
conseguenza probabilmente della carenza del cortisolo.


Ecografia addominale

Un reperimento di ghiandole surrenali di piccole dimensioni (larghezza inferiore
a 0.3 cm) è altamente suggestiva di ipoadrenocorticismo. Spesso la ghiandola
controlaterale non viene neanche individuata.
Nell'ipoadrenocorticosmo in fase iniziale le ghiandole possono però essere di
dimensioni normali.
Con l'ecografia vengono anche individuate altre patologie a carico delle surrenali
come malattie di tipo granulomatoso o infiltrativo.


Elettrocardiogramma

Con l'elettrocardiogramma si possono reperire alterazioni dovute all'iperkaliemia
(incremento del potassio nel sangue).
L'elettrocardiogramma è utile per quantificare il grado dell'iperkaliemia e per
monitorare le sue variazioni durante la terapia.

Con iperkaliemia lieve (5.5-6.5 mEq/L) si può notare un incremento del
voltaggio delle onde T che diventano sottili e aguzze e la riduzione della
frequenza cardiaca.
Con iperkaliemia tra 6,6 e 7.5 mEq/L  si ha una diminuzione della velocità
dell'impulso elettrico all'interno del cuore che si manifesta con un aumento
della durata dell'onda P, dell'intervallo PR e del complesso ORS.
Un'iperkaliemia maggiore di 8.5 mEq/L determina la scomparsa delle onde P
e la deviazione del segmento ST dalla linea di base.
Valori superiori a 11 mEq/L  provocano asistolia o fibrillazione ventricolare.


Potete anche leggere il precedente post sull'ipoadrenocorticismo cliccando
sul sottostante link :
http://www.infocardiovet.com/2016/08/ipoadrenocorticismo-e-cuore-nel-cane-e.html