domenica 19 agosto 2012

Cardiomiopatia dilatativa primaria del cane - terza parte

La cardiomiopatia dilatativa del cane (DCM sigla in inglese) è una malattia
generalmente a decorso lento e pertanto dal punto di vista clinico distinguiamo
una fase occulta (senza sintomi) e una fase sintomatica.

Nella fase occulta, che può durare anche degli anni, l'animale appare
spesso normale oppure si possono rilevare delle alterazioni all'ascoltazione
del cuore (soffi e/o aritmie).
Ci possono essere anche casi di morte improvvisa.

Nel Dobermann le aritmie possono essere presenti molti mesi prima della
rilevazione delle prime alterazioni all'ecocardiografia.

La fase  sintomatica è caratterizzata da intolleranza all'esercizio, debolezza,
letargia, sincope, anoressia, dimagramento, tachicardia, tachipnea (aumento
della frequenza del respiro), dispnea (respiro difficoltoso), tosse e anche
distensione addominale per la presenza di liquido (ascite).

All' ascoltazione del cuore si può evidenziare un soffio a livello della valvola
mitrale e/o tricuspide, tachiaritmie (aritmie con frequenza cardiaca elevata),
ritmo di galoppo (per la presenza di un terzo tono oltre ai due normali),
anche toni cardiaci attutiti per la presenza di versamento pleurico.

Con la diminuzione della portata cardiaca (quantità di sangue espulso dal
cuore in un minuto), si possono rilevare mucose pallide ed estremità fredde.
Alle volte si può anche evidenziare distensione  e/o pulsazione delle vene
giugulari.
La comparsa di fibrillazione atriale diminuisce il riempimento del ventricolo
e la gittata cardiaca (quantità di sangue espulsa dal  cuore ad ogni battito)
e provoca un peggioramento dei sintomi.