venerdì 10 agosto 2012

La cardiomiopatia dilatativa del gatto - prima parte

La cardiomiopatia dilatativa del gatto (sigla in inglese DCM) è stata la
seconda miocardiopatia più diffusa fino al 1987 quando si è scoperto che,
nella maggior parte dei casi, la sua causa era data dalla carenza nella dieta
della taurina (un aminoacido).

Da allora, con l'integrazione della taurina nel cibo, la cardiomiopatia dilatativa
è diventata piuttosto rara e si è visto che si può anche avere la regressione
della malattia in atto, cosa che invece non avviene con la patologia della
retina, anch'essa causata da deficienza di taurina.

Oggi la carenza di taurina è rara in quanto le diete commerciali sono
integrate in modo soddisfacente.
Potrebbe però presentarsi in gatti alimentati con diete casalinghe, con
diete vegetariane, con cibi per cani.
Inoltre si è notato che non tutti i gatti con carenza di taurina sviluppano
la DCM.

Rimane comunque una piccola parte di soggetti che non presenta deficienza
di taurina ma che può avere la DCM e nei quali non si riscontra una causa
apparente di malattia (cardiomiopatia dilatativa idiopatica).
Per quest'ultima forma sono state proposte cause tossiche, infettive,
metaboliche.
E' probabile, come dimostrato nel cane e nell'uomo, che ci siano anche
difetti genetici trasmessi per via ereditaria alla base dello sviluppo della malattia.