venerdì 10 maggio 2013

Amiodarone nel cane e nel gatto - seconda parte

L'amiodarone è utilizzato nel cane nelle tachiaritmie (aritmie con frequenza
cardiaca elevata) acute e croniche sia atriali sia ventricolari che non
rispondono adeguatamente ad altri farmaci antiaritmici.

L'amiodarone è stato quindi impiegato per via endovenosa nella fibrillazione
atriale acuta per ottenere la conversione a ritmo sinusale (ritmo normale del
cuore) e nella fibrillazione atriale cronica per controllare la frequenza cardiaca.

Nel dobermann con cardiomiopatia dilatativa  è stato somministrato nelle
tachicardie ventricolari refrattarie ad altri farmaci antiaritmici. In questa razza
è stata riscontrata una particolare sensibilità agli effetti collaterali del farmaco.

E' stato anche usato nelle tachicardie ventricolari refrattarie della cardiomiopatia 
aritmogena del ventricolo destro del boxer.

Per la sua attività antifibrillatoria è stato impiegato sia nell'uomo sia nel cane
per prevenire la morte improvvisa.

Il dosaggio consigliato nelle terapie croniche è di 10 mg/kg ogni 12 ore
per 5-7 giorni come dosaggio d'attacco e di 5 mg/kg ogni 24 ore come
dosaggio di mantenimento.

Gli effetti collaterali dell'amiodarone sono ben documentati sia nell'uomo
sia nel cane.

Nell'uomo sono stati segnalati :

- distrurbi gastrontestinali
- alterazioni della funzionalità tiroidea con comparsa sia di ipotiroidismo
   sia di ipertiroidismo e quindi, durante la somministrazione cronica, la
   funzionalità tiroidea deve essere controllata periodicamente.
- neuropatie periferiche
- depositi lipidici a livello corneale
- reazioni dermatologiche come iperpigmentazione e fotosensibilizzazione
- alterazioni della funzionalità del fegato
- infiammazione e fibrosi polmonare
- problemi cardiovascolari come insufficienza cardiaca congenstizia e bradicardia

La maggior parte  degli effetti collaterali si manifesta dopo almeno sei mesi di
terapia.

Nel cane sono stati rilevati disturbi gastrointestinali, reazioni di ipersensibilità,
alterazione della funzionalità epatica, anoressia e neutropenia (diminuzione del
numero dei globuli bianchi neutrofili).