mercoledì 15 maggio 2013

Nutraceutici del cuore nel cane e nel gatto - terza parte

La carnitina è una sostanza che serve a trasportare gli acidi grassi dal
citoplasma cellulare ai mitocondri per produrre energia.
Nell'organismo è soprattutto presente nei muscoli scheletrici e nel cuore
e in quantità minore in alcuni organi come il fegato e i reni.
La sua carenza può essere riscontrata nel sangue e/o nei muscoli e può
esservi deficienza muscolare di carnitina in presenza di livelli ematici
normali o aumentati.

La carenza di carnitina è stata  rilevata parecchi anni fa in una famiglia di
boxer dove soggetti che presentavano dilatazione del ventricolo sinistro
con disfunzione sistolica, hanno avuto un miglioramento della funzionalità
cardiaca in seguito alla somministrazione della carnitina.
Invece l'integrazione nel boxer che manifesta aritmie ma non dilatazione
del ventricolo sinistro, non serve probabilmente a modificare il decorso della
malattia.

Soggetti di cocker americano con cardiomiopatia dilatativa hanno risposto
al trattamento con carnitina più taurina con un miglioramento della funzionalità
cardiaca e alcuni cani hanno anche potuto sospendere la somministrazione dei
farmaci. L'integrazione deve però essere continuata per tutta la vita dell'animale.

Si pensa quindi che in certi cani con carenza di carnitina sia necessaria anche
l'integrazione con taurina.

La diagnosi di carenza di carnitina è probabile quando sono presenti
basse concentrazioni della sostanza nel sangue e l'animale migliora in
seguito alla sua somministrazione, ma la diagnosi sicura è ottenuta solo
con il rilevamento, tramite biopsia, di una diminuita presenza della
carnitina nel muscolo cardiaco.

Il dosaggio della carnitina nel cocker americano con cardiomiopatia dilatativa è 
di un grammo ogni 12 ore mentre quello della taurina è di 500 mg ogni 12 ore.