giovedì 31 luglio 2014

Il benazepril nella cardiologia del cane e del gatto - seconda parte

Il benazepril viene impiegato in numerose patologie cardiovascolari :

- malattia valvolare cronica
- cardiomiopatia dilatativa
- cardiomiopatia ipertrofica
- altre patologie cardiache con insufficienza cardiaca congestizia
- ipertensione arteriosa

E' impiegato inoltre nell'insufficienza renale cronica.

Nella malattia valvolare cronica del cane il suo utilizzo è controverso
nella classe B di scompenso cardiaco (animale asintomatico) mentre il suo
uso è consigliato nelle classi C e D in presenza di sintomi di insufficienza
cardiaca congestizia. La somministrazione degli ace inibitori aumenta la
sopravvivenza del cane con scompenso cardiaco.

Nella cardiomiopatia dilatativa del cane l'impiego del benazepril nel
Dobermann in fase asintomatica sembra ritardare la comparsa dei sintomi
dello scompenso cardiaco.

Nella cardiomiopatia ipertrofica del gatto nella fase asintomatica
l'uso degli ace inibitori nel Maine Coon non ha avuto un effetto positivo
sulla funzione diastolica e sull'ipertrofia cardiaca.

Per il trattamento dell'ipertensione sistemica del cane gli ace inibitori
sono il farmaco di scelta mentre nel gatto è più efficace l'amlodipina.

Il dosaggio di benazepril consigliato nello scompenso cardiaco è di
0.25-0.50 mg/Kg ogni 12-24 ore.

Gli effetti collaterali principali sono :

- ipotensione, raramente quando è somministrato da solo, più frequente
  con i diuretici od altri vasodilatatori.
- iperkaliemia (potassio elevato nel sangue) specialmente se somministrato
  contemporaneamente a integratori di potassio o allo spironolattone.
- sono anche segnalati anoressia, vomito, innalzamento dell'azotemia mentre,
   al contrario dell'uomo, la tosse non sembra essere un problema per il  cane
   e il gatto.

Potete anche leggere la prima parte del post sul benazepril cliccando sul
sottostante link :
http://www.infocardiovet.com/2014/07/il-benazepril-nella-cardiologia-del.html