martedì 27 dicembre 2016

Ipoadrenocorticismo e cuore nel cane e nel gatto - sesta parte

Terapia dell'insufficienza surrenalica secondaria

La terapia dell'insufficienza surrenalica secondaria necessita generalmente
solo dell'integrazione con glucocorticoidi.
E' comunque sempre consigliato un controllo degli elettroliti ogni 3-4 mesi
perché alcuni soggetti, che si pensa  abbiano solo l'insufficienza surrenalica
secondaria, in realtà sviluppano col tempo un'insufficienza surrenalica primaria.

L'insufficienza surrenalica secondaria all'eccessiva somministrazione
di glucocorticoidi o di megestrolo acetato può essere trattata riducendo
gradualmente la frequenza della dispensazione ed il dosaggio di questi
farmaci fino alla loro sospensione.


Poliendocrinopatia

Ci sono alcuni cani (circa il 5%) dove l'ipoadrenocorticismo è presente
contemporaneamente al diabete mellito, all'ipoparatiroidismo e specialmente
all'ipotiroidismo.
La presenza dell'ipotiroidismo deve essere sospettata quando si ha
un'insufficiente risposta alla terapia dell'ipoadrenocorticismo.


Prognosi dll'ipoadrenocorticismo

La prognosi dell'ipoadrenocorticismo nel cane è favorevole se l'animale supera
la crisi acuta senza conseguenze e riceve una corretta terapia a domicilio e
controlli periodici. In questo caso l'aspettativa di vita è praticamente normale.

Bisogna tenere presente che durante i periodi di stress l'animale necessita
di dosaggi di glucocorticoidi più elevati e che la terapia con mineralcorticoidi
può risultare costosa specialmente nei cani di grossa taglia.
La sopravvivenza media dei cani in terapia è di quasi cinque anni senza essere
significativamente influenzata dall'età, dal sesso e dalla razza.

Anche nel gatto, trattato adeguatamente, la prognosi a lungo termine è
buona ad eccezione dei soggetti nei quali l'ipoadrenocorticismo è causato
da un tumore.