giovedì 5 gennaio 2017

Iperadrenocorticismo e cuore nel cane - undicesima parte

Nell'iperadrenocorticismo primario è possibile identificare, con la tomografia
computerizzata o con la risonanza magnetica, una massa tumorale ipofisaria
in circa la metà dei soggetti che determina nel 15-20% dei cani la comparsa
di segni neurologici (sindrome da macroadenoma ipofisario) per la
compressione esercitata dal tumore sulle strutture del cervello.

I tumori ipofisari possono essere classificati in macrotumori quando
presentano un'altezza superiore ai mm.10 e microtumori con valori inferiori.
Un'altra classificazione considera macrotumore la massa identificabile con
la tomografia computerizzata o la risonanza magnetica.
Una terza classificazione riconosce come macrotumore la neoplasia che
presenta un rapporto tra l'altezza dell'ipofisi e l'area cerebrale maggiore di
0,31.

La comparsa dei sintomi neurologici può precedere o può seguire la diagnosi
di macroadenoma ipofisario.
All'inizio i sintomi possono essere poco evidenti ma con l'aumento della
massa tumorale si rendono palesi alterazioni del comportamento dell' animale,
(irrequietezza, ottusità, indolenza) e più tardi nistagmo, atassia, convulsioni,
paresi, coma.
La gravità dei sintomi è legata alla grandezza del tumore, alla velocità della sua
crescita, alla dimensione della cavità cranica e alla presenza di infiammazione
ed edema cerebrale.

Le sole opzioni terapeutiche efficaci sono la chirurgia (ipofisectomia 
transsfenoidale) e la radioterapia.

La radioterapia utilizza la telecobalto terapia o la più recente irradiazione 
con acceleratore lineare (emissione di elettroni).e si dimostra in genere
efficace nel ridurre la massa tumorale con attenuazione o scomparsa
della sintomatologia neurologica.

La radioterapia non determina normalmente la diminuzione dell'attività
secretoria del tumore per cui è ancora necessario trattare l'animale con
la terapia medica (mitotano o trilostano) per controllare i sintomi
dell'iperadrenocorticismo.

E' consigliato il trattamento anche dei cani senza sintomi ma con tumori di
altezza maggiore di mm.7.

La prognosi è migliore nei cani trattati che al momento della diagnosi
presentavano sintomi lievi o moderati e una massa tumorale minore.