venerdì 2 giugno 2017

Bartonellosi e cuore nel cane e nel gatto - prima parte

La bartonellosi è una malattia infettiva sostenuta da batteri gram negativi
della famiglia delle bartonellaceae che colpisce l'uomo, il gatto, il cane ed altri
animali per mezzo di artropodi vettori (es. pulci, zecche, pidocchi).
Sono state individuate almeno otto specie di bartonella patogene per l'uomo
ed almeno cinque patogene per il cane ed il gatto.
La bartonellosi è una zoonosi.

Le bartonelle, una volta entrate nell'organismo, vanno ad infettare i globuli
rossi (eritrociti) e le cellule epiteliali dei vasi sanguigni rimanendo in queste
strutture per lunghi periodi sia nel gatto e sia nel cane.


Infezione nel gatto

Il gatto è considerato un animale reservoir (serbatoio) della malattia 
e la maggior parte dei soggetti non ha sintomi clinici.

Le specie infettanti sono almeno quattro (Bartonella henselae, la più importante,
Bartonella clarridgeiae, Bartonella koehlerae e Bartonella vinsonii berkhoffii).
In uno studio di qualche anno fa la sieropositività al batterio nei gatti del
Nord Italia era superiore al 20% ma in regioni a clima caldo umido
può arrivare al 70%.

Le pulci infettate dalla bartonella fungono da vettore e sono indispensabili
per mantenere l'infezione.
Le pulci si contagiano quando compiono un pasto su un gatto infetto ed
ingeriscono il sangue contenente le bartonelle. I germi si moltiplicano
nell'apparato digerente delle pulci e vengono eliminati con gli escrementi
nei quali le bartonelle sopravvivono per parecchi giorni.

La malattia si trasmette tra i gatti con l'inoculazione intrademica degli
escrementi di pulci contagiate.
La patologia non si trasmette in assenza dell'insetto.

Il gatto infetta l'uomo od altre specie animali con il graffio o meno
frequentemente con il morso in quanto le bartonelle sono presenti
sulle unghie e sui denti del felino inquinati dalle feci delle pulci.

I gatti infettati presentano di solito una batteriemia (germi nel sangue) che
può durate a lungo ed è più frequente nei soggetti giovani ed in quelli randagi.

Bartonella henselae trasmette all'uomo con il graffio e meno frequentemente
con il morso o con la contaminazione delle ferite con feci di pulci infette,
la cosiddetta "malattia del graffio".