venerdì 30 marzo 2012

Difetti del setto interatriale del cane e del gatto - terza parte

La terapia dei difetti del setto interatriale può essere medica, chirurgica
o interventistica.

La terapia non è richiesta con difetti piccoli.
Con difetti più grandi e con sintomi di insufficienza cardiaca congestizia si
utilizzano farmaci come gli ace-inibitori, i diuretici, la digossina.

La terapia interventistica utilizza dispositivi di occlusione per chiudere i difetti,
tipo l' amplatzer septal occluder che è costituito da una lega di nichel e titanio,
il nitinolo ed è formato da due dischi uniti da un cilindro.
Questo dispositivo portato con un catetere a livello del difetto, aderisce con i
dischi alle pareti destra e sinistra del setto interatriale mentre il cilindro passa
attraverso il difetto.

La chirurgia  prevede un intervento a cuore aperto che viene eseguito con la
sutura diretta per difetti piccoli mentre per quelli più grandi si utilizza un patch
(rattoppo) utilizzando del tessuto prelevato dal pericardio o del materiale
sintetico.

Con shunt destro sinistro (dall'atrio destro a quello sinistro) e presenza di
policitemia (aumento del numero dei globuli rossi oltre il limite normale),
si esegue la flebotomia (salasso) e negli animali che la tollerano si
somministra l'idrossiurea per deprimere la produzione di globuli rossi.

In medicina veterinaria, sebbene si siano già utilizzati in alcuni casi dispositivi
di chiusura e la chirurgia, queste metodiche non sono ancora entrate nella
pratica comune.