domenica 18 marzo 2012

La stenosi polmonare del cane - quinta parte

La terapia della stenosi polmonare può essere medica ed è riservata a quei
soggetti con stenosi grave in attesa di valvuloplastica o di chirurgia e in quelli
che non possono avere questi interventi come terapia palliativa.

La terapia medica si basa principalmente sulla somministrazione di farmaci
beta-bloccanti nei casi di stenosi moderata-grave per prevenire episodi di morte
improvvisa.

La terapia chirurgica viene effettuata specialmente nei soggetti in cui non può
essere eseguita la valvuloplastica, quindi in quelli con stenosi di tipo B e con
presenza dell'arteria anomala coronarica sinistra oppure quando è presente
stenosi sottovalvolare.
Ci sono diverse metodiche chirurgiche e in medicina umana anche la
sostituzione della valvola.

La valvuloplastica con palloncino è il metodo di scelta nelle stenosi di tipo A
e in tutte le situazioni dove sia possibile applicarla.
Nelle stenosi di tipo B sebbene meno efficace, può tuttavia anche dare una
buona riduzione del gradiente.

Rispetto alla chirurgia si presenta come una tecnica più semplice, meno costosa,
meno traumatica e meno rischiosa con riduzione del gradiente di almeno il 50%
nel 75-80% dei soggetti.

La valvuloplastica consiste nel portare un catetere con un palloncino, introdotto
dalla vena femorale o giugulare, a livello della stenosi dove il palloncino viene
gonfiato e sgonfiato più volte per ottenere l' allargamento della stenosi.

Nei pazienti con possibile presenza di arteria coronarica sinistra anomala come
nel bulldog e boxer, la valvuloplastica va effettuata dopo avere escluso la sua
presenza perchè può determinare la rottura del vaso e la morte dell'animale.