giovedì 11 aprile 2013

Amlodipina e cuore nel cane e nel gatto

L'amlodipina è un farmaco calcio bloccante che è compreso nel gruppo delle
diidropiridine del quale fa anche parte un altro composto,  la nifedipina.

I farmaci calcio antagonisti bloccano i canali cellulari del calcio, ostacolando
la sua entrata nella cellula con diminuzione del calcio intracellulare che tende
a impedire i processi che portano alla contrazione cardiaca.

Questa azione dell'amlodipina, a differenza di altri calcio antagonisti come
il diltiazem o il verapamil, a livello cardiaco è poco evidente mentre è molto
visibile sulle cellule muscolari dei vasi sanguigni periferici.
Ha anche un'azione di vasodilatazione sui vasi coronarici con aumento del flusso
sanguigno al cuore e miglioramento della sua ossigenazione.

A dosaggi terapeutici ha una minima azione sul nodo del seno (da cui si
genera lo stimolo elettrico) e sulla conduzione dello stimolo elettrico, non ha
effetti inotropi negativi (non diminuisce la contrattilità del cuore) e la sua azione
iniziale lenta evita l'attivazione del sistema simpatico e l'aumento della frequenza
cardiaca (tachicardia riflessa).

Proprio perché la sua azione si instaura lentamente, in genere si evitano gli effetti
collaterali i più frequenti dei quali sono l'anoressia e l'ipotensione.
Naturalmente il rischio di una diminuzione eccessiva della  pressione aumenta
quando è utilizzata assieme ad altri farmaci ipotensivi.
L'amlodipina determina nel gatto una riduzione della pressione sistolica tra i
30 e i 50 mmHg.

In questa specie viene somministrata al dosaggio medio di 0.625 mg/gatto ogni
24 ore e in gatti di peso superiore ai 4 kg a 1.25 mg/gatto.
Nel cane il dosaggio è di 0.15-0.25 mg/kg ogni 24 ore mentre nell'insufficienza
renale è di 0.05 mg/kg ogni 24 ore.

L'amlodipina viene principalmente usata nel cane e nel gatto per ridurre la
pressione sistemica, da sola o in associazione ad altri farmaci.
Nel gatto è piuttosto efficace tanto da essere il farmaco di scelta mentre nel
cane l'amlodipina sembra meno attiva e viene utilizzata di solito assieme
agli Ace-inibitori.

Nell' insufficienza renale del gatto, con ipertensione, l'amlodipina è stata
impiegata da sola od assieme agli Ace-inibitori, mentre nel cane sembra 
meno efficace e viene somministrata con gli Ace-inibitori.

Nell'ipertiroidismo felino con ipertensione è utilizzata con i beta-bloccanti
per controllare meglio la pressione.

L'amlodipina viene anche impiegata nell'iperadrenocorticismo e nel diabete
mellito con ipertensione sia nel cane, sia nel gatto.

L'amlodipina è stata anche somministrata nell'endocardiosi mitralica del cane
in pazienti con insufficienza grave e già in terapia con ace-inibitori e diuretici
per un miglior controllo della pressione e quindi del postcarico (forza che si
oppone all'uscita del sangue dal cuore).
Alcuni cardiologi propongono l'utilizzo dell'amlodipina anche in stadi più
precoci della malattia.