venerdì 29 luglio 2011

La sindrome del seno malato nel cane e nel gatto

La sindrome del seno malato è una malattia che colpisce il nodo del seno
che è quella struttura da cui parte l'attività elettrica del cuore che gli permette
 di contrarsi.
Gli impulsi cardiaci sono generati a una frequenza minore del normale o sono
bloccati alla loro uscita dal nodo del seno.

La causa è la  fibrosi del tessuto del nodo del seno che si manifesta con l'età
avanzata dell'animale.

In effetti sono più colpiti i soggetti adulti e anziani e le razze più predisposte
sono lo schnauzer, il west highland white terrier, il cocker americano,
il bassotto tedesco e il carlino.

Nei gatti la malattia è rara.

In questa malattia  può presentarsi bradicardia sinusale, arresto sinusale,
blocco seno atriale con pause che possono durare diversi secondi, tachicardia
alternata a bradicardia ( tachicardia atriale, flutter atriale, fibrillazione atriale).

La diagnosi è fatta con l'ECG o con monitoraggi prolungati come l' Holter.

La malattia si manifesta con sintomi variabili dall'animale praticamente
asintomatico a fenomeni di debolezza, sincope e convulsioni.

La terapia nei casi più gravi necessita dell'impianto  di un pacemaker.


Torneremo prossimamente a scrivere ancora sull'uso del pacemaker.

                                                                                   

                                                                       




.

domenica 24 luglio 2011

Le cardiomiopatie del gatto

La cardiomiopatia è una malattia del miocardio (muscolo cardiaco
propriamente detto).

Le cardiomiopatie vengono distinte in primarie dove la causa della
patologia non è conosciuta (cardiomiopatia idiopatica) e  secondarie
nelle quali la malattia del miocardio si sviluppa in seguito ad altre cause.

Nel gatto le cardiomiopatie primarie vengono classificate in cinque gruppi :

1) Cardiomiopatia ipertrofica (sigla in inglese HCM)

2) Cardiomiopatia restrittiva (RCM)

3) Cardiomiopatia dilatativa (DCM)

4) Cardiomiopatia aritmogenica del ventricolo destro (ARVC)

5) Cardiomiopatia non classificata

Questa classificazione è proposta in base a differenze riscontrabili
all'ecocardiografia.
Alcune presentazioni, però, non appaiono ben definite e non risultano
ascrivibili ad un gruppo preciso e pertanto vengono chiamate cardiomiopatie
non classificate.

Le cardiomiopatie secondarie possono essere suddivise in :

1)  Nutrizionali  (carenza di taurina)

2)  Infiammatorie (agenti infettivi, tossine, reazioni autoimmuni)

3)  Metaboliche (acromegalia, ipertiroidismo)

4)  Genetiche (alcune forme di HCM)

5)  Infiltrative (es. tumori)

6)  Tossiche (metalli pesanti, farmaco antitumorale doxorubicina)

7)  Fibroblastiche (fibroelastosi endocardica)


All'interno di ogni gruppo possono trovarsi forme diverse di presentazione.


mercoledì 20 luglio 2011

Endocardite infettiva del cane - seconda parte

Abbiamo già visto come la maggior parte delle endocarditi infettive sia
di origine batterica.

Perchè si sviluppi l'endocardite batterica ci vogliono determinati fattori :

in primo luogo deve esserci una batteriemia (cioè presenza di batteri nel
sangue) da infezione dell'apparato gastroenterico, dell'apparato genito-urinario
(come prostatiti, pielonefriti), della cute, dell'apparato respiratorio.
La batteriemia è anche provocata da interventi chirurgici, profilassi dentale,
cateteri endovenosi, da impianto di pacemaker, terapie immunosoppressive,
da precedenti infezioni delle valvole cardiache.

L'infezione può essere dovuta ad un solo tipo di batterio o a più batteri.
Responsabili dell'endocardite sono gram positivi come streptococchi,
stafilococchi, erysipelotrix e gram negativi come escherichia coli,
pseudomonas, pasteurella, proteus, bartonella.
Le infezioni da gram negativi o da più batteri possono decorrere in forma
iperacuta o acuta mentre quelle da gram positivi più spesso in forma
subacuta o cronica.

Un fattore predisponente è l'immunodeficienza cioè quando il sistema
immunitario non funziona  a .dovere.

Un altro fattore predisponente è la presenza di una lesione all'endocardio.
La lesione mette a nudo il collagene sottostante favorendo l'aggregazione
delle piastrine e la formazione di un trombo sul quale si impiantano i batteri.

Le lesioni all'endocardio possono essere provocate dal getto di sangue ad
alta velocità ( in inglese jet lesions ) come nelle malattie congenite del cuore.
Nel cane questo è stato visto con certezza nella stenosi subaortica.