venerdì 31 gennaio 2014

La registrazione Holter nel cane e nel gatto - prima parte

La registrazione Holter è uno strumento diagnostico che permette di monitorare
l'attività elettrica del cuore per periodi prolungati e prende il nome dal suo
ideatore, il fisico statunitense Norman J.Holter (1914-1983).
La registrazione Holter ha cominciato ad essere impiegata in medicina umana
nel decennio 1950-60, in medicina veterinaria solo agli inizi degli anni 90'.

L'Holter è usato per superare i limiti dell'elettrocardiogramma standard che
ha un periodo di registrazione corto (due minuti di registrazione corrispondono
allo 0,14%  dell'attività elettrica giornaliera del cuore) per cui alterazioni del
ritmo possono sfuggire alla sua rilevazione.

La registrazione Holter viene eseguita applicando degli elettrodi (da 3 a 12)
sul torace dell'animale e collegandoli con dei cavi ad un registratore posto
sul dorso del soggetto.
Il registratore è dotato di un orologio per correlare l'attività cardiaca con le
azioni quotidiane (es. riposo, corsa, sonno) e gli eventuali sintomi dell'animale,
annotati su un apposito diario dal proprietario.
Tutta l'apparecchiatura Holter è fissata al cane o al gatto con bende elastiche,
o altro materiale, in modo da non permettere un suo spostamento o distacco,
lasciando però libertà di movimento all'animale.
Una volta terminata la registrazione, il tracciato viene letto da un programma
specifico del computer e in seguito è anche analizzato da un medico veterinario
cardiologo per correggere eventuali imprecisioni della prima lettura.


La registrazione Holter viene utizzata più comunemente :

- in animali con debolezza progressiva che può arrivare alla perdita transitoria
  della coscienza (lipotimia) o con perdita  improvvisa e temporanea della
  coscienza (sincope) per confermare o meno la presenza di un'aritmia come
  causa dei sintomi
- in presenza di patologie cardiache come la tachicardia ventricolare
  ereditaria del pastore tedesco, la malattia aritmogena del ventricolo
  destro, la cardiomiopatia dilatativa (sia nella fase asintomatica sia
  in quella conclamata), l'endocardiosi valvolare, la fibrillazione atriale.
- per verificare il corretto funzionamento del pacemaker
- per controllare l'efficacia della terapia antiaritmica e l'eventuale presenza
  di proaritmia
- per verificare il corretto funzionamento del defibrillatore impiantabile
  nell'uomo (nel cane sono segnalati pochi casi di impianto di defibrillatore)