sabato 23 marzo 2013

Malattia valvolare cronica della mitrale (endocardiosi mitralica) del cane - quinta parte

L'elettrocardiogramma del cane, con insufficienza mitralica da endocardiosi
valvolare, è nella maggioranza dei soggetti normale (anche in quelli che hanno
già dilatazione delle camere cardiache), mentre può presentare alterazioni
evidenti nei casi avanzati.

L'elettrocardiogramma, anche se non è un indicatore sensibile, può rilevare la
presenza di dilatazione cardiaca.

Il segno più caratteristico di dilatazione dell'atrio sinistro è la comparsa
dell'onda P "mitrale" quando la sua durata supera gli  0.04 sec.

I rilievi di dilatazione del ventricolo sinistro sono il complesso ORS di durata
maggiore di  0.06 sec. nella derivazione II e la presenza di un'onda R maggiore
di 2.5 mV nelle razze di taglia piccola e di 3.0 mV in quelle di taglia grande.

In presenza di questi segni è utile confermare e quantificare la dilatazione
dell'atrio sinistro e/o del ventricolo sinistro con l'ecocardiografia.

L'elettrocardiogramma è invece l'esame di riferimento per rilevare la presenza
di aritmie.
La maggior parte dei soggetti con insufficienza mitralica lieve o moderata non
ha aritmie.
Queste invece compaiono con una certa frequenza nei cani con malattia avanzata.

Le aritmie più frequenti sono quelle sopraventricolari (si formano ad di  sopra
dei ventricoli) come complessi atriali prematuri e fibrillazione atriale.
La comparsa di fibrillazione atriale porta in genere ad un peggioramento clinico
del paziente in quanto vi può essere insufficiente riempimento del ventricolo
sinistro per la mancanza della contrazione atriale e anche per l'elevata frequenza
cardiaca con diminuzione della gittata sistolica (quantità di sangue espulso ad
ogni battito) e della portata cardiaca (quantità di sangue espulso in un minuto).
Inoltre l'incompleto svuotamento dell'atrio sinistro porta ad un aumento delle
pressioni atriali che favoriscono lo sviluppo dell'edema polmonare.

Le aritmie ventricolari, sotto forma di complessi ventricolari prematuri o
di tachicardia ventricolare, sembrano favorite nella loro insorgenza da una
serie di fattori come l'aumento della trazione delle corde tendinee sui
muscoli papillari, il rimodellamento ventricolare, la presenza di ischemia
(diminuzione dell'apporto di sangue) miocardica per arteriosclerosi dei vasi
coronarici.

Il rimodellamento patologico è il cambiamento della forma, della dimensione,
della struttura e del funzionamento del cuore in seguito ad una alterazione del
miocardio.
L'arteriosclerosi è un processo patologico a carico delle pareti delle arterie
che diventano rigide per fenomeni proliferativi e degenerativi con restringimento
del lume del  vaso e progressiva riduzione del flusso di sangue.

Infine si possono riscontrare alterazioni non specifiche del tratto ST e
dell'onda T dovuti a fenomeni di ipossia (carenza di ossigeno), ad alterazioni
degli elettroliti nel sangue (es. potassio, sodio, cloro) e all'azione dei farmaci
impiegati nella terapia.