venerdì 29 marzo 2013

Spironolattone e cuore nel cane e nel gatto

Lo spironolattone è un farmaco diuretico che viene utilizzato nel cane e nel
gatto nella terapia delle malattie cardiache.
Lo spironolattone blocca l'azione dell'aldosterone, un ormone prodotto dalla
zona corticale (esterna) delle ghiandole surrenali.

L'effetto dello spironolattone negli animali sani è debole perché le concentrazioni
di aldosterone sono basse, mentre è probabilmente più efficace negli animali con
livelli di aldosterone elevati come quelli con insufficienza cardiaca.
L'aldosterone a livello renale promuove nel tubulo distale il riassorbimento
del sodio.
Quindi lo spironolattone, oltre a favorire l'eliminazione renale del sodio,
agevola anche quella del cloro e dell'acqua mentre diminuisce la perdita del
potassio, ammonio e fosfati con le urine.

Oltre che per l'azione diuretica, lo spironolattone viene utilizzato per la  sua
azione antifibrotica, in quanto ostacola la sostituzione del normale tessuto
cardiaco con quello fibroso e la fibrosi a livello delle pareti dei vasi sanguigni
(arteriosclerosi), per la sua attività nel ripristinare il corretto funzionamento 
dei barocettori, alterato nell'insufficienza cardiaca, e per l'azione limitante
il sistema nervoso simpatico.

L'arteriosclerosi è un'alterazione della parete dei vasi che diventa rigida per
fenomeni proliferativi e degenerativi con restringimento del lume del vaso.
I barocettori sono delle strutture situate a livello del cuore, aorta e arterie
carotidi che contribuiscono a regolare la pressione arteriosa.
Oggi si ritiene che sia proprio l'attività antiproliferativa, che riduce il
rimodellamento cardiaco, la principale azione dello spironolattone nella
terapia dell'insufficienza cardiaca.
Il rimodellamento cardiaco è un cambiamento della forma, della dimensione,
della struttura e del funzionamento del cuore in seguito ad una alterazione
del miocardio.

Lo spironolattone viene somministrato per via orale e viene assorbito
nel tratto gastrointestinale e rapidamente trasformato in canrenone che
è il suo principio attivo e in altre sostanze meno attive.
L'inizio della sua piena azione terapeutica è piuttosto lento (dopo 2-3 giorni ),
mentre l'attività del farmaco perdura per 2-3 giorni dopo la sua sospensione.
Raramente è utilizzato da solo perché è più efficace quando viene somministato
con altri diuretici (tiazidi, diuretici dell'ansa), con riduzione della perdita di
potassio e della dose di ogni singolo diuretico.

Lo spironolattone viene somministrato nel cane e nel gatto a 1-4 mg/Kg ogni
12-24 ore.

Studi condotti nell'uomo hanno dimostrato che aumenta la sopravvivenza dei
soggetti quando viene aggiunto alla terapia standard per l'insufficienza cardiaca.

Uno studio eseguito nei cani con insufficienza mitralica cronica moderata o
grave, ha confermato che l'integrazione dello spironolattone nella terapia con
furosemide e ace-inibitore diminuisce il peggioramento clinico, la mortalità e
il ricorso all'eutanasia.

Lo spironolattone è in genere ben tollerato anche se è consigliabile controllare
periodicamente gli elettroliti del sangue e la funzione renale.

Gli effetti collaterali della sua prolungata somministrazione possono essere
gli squilibri elettrolitici come l'iponatremia (sodio basso nel sangue), l'iperkaliemia
(aumento del potassio nel sangue) e la disidratazione.
Il rischio di iperkaliemia aumenta quando viene somministrato assieme agli
ace-inibitori o ad altri diuretici risparmiatori di potassio.